Ore frenetiche per la formazione delle liste che faranno capo a Mario Monti. Il presidente del Consiglio, tornato a Roma, ha infatti incontrato Pier Ferdinando Casini e Gianfranco Fini, i leader delle due liste che si affiancheranno alla Camera ad Italia Civica.
Per farlo non ha neppure presieduto il Consiglio dei Ministri che, per altro, aveva all’ordine del giorno le dimissioni di Enrico Bondi da commissario straordinario sulla spesa pubblica e da commissario ad acta per il rientro della spesa sanitaria del Lazio. Proprio a Bondi, Monti ha affidato il compito di vigilare sulla composizione delle liste elettorali. Liste che, a quanto risulta, non dovrebbero vedere al momento, nomi di diretta espressione di quel mondo cattolico del forum di Todi. Forum che si torna a riunire il 10 ma che non vedrà, come invece anticipato nelle scorse giornate, la partecipazione di Monti per evitare strumentalizzazioni e sovrapposizioni con la campagna elettorale del premier. La riunione, caldeggiata di recente da alcune associazioni proprio per rimarcare la condivisione con l’Agenda del professore, si terrà a porte chiuse. A meno di decisioni diverse dell’ultima ora non dovrebbero quindi rientrare nelle liste che si richiamano a Mario Monti né Luigi Marino, presidente di Confocooperative, né Giorgio Guerrini, ex presidente di Confartigianato. Potrebbe invece essere riaperto il dialogo con la lista di Oscar Giannino, Fermare il declino. Nonostante la ferma opposizione dei montezemoliani oggi è stato il ministro Corrado Passera a riprendere i contatti con il gruppo. Lo stesso Passera ha oggi esordito con una lunga intervista sul Corriere della Sera e con l’apertura di un suo account su Twitter, per tornare a parlare dei temi che ruotano attorno ai contenuti dell’Agenda Monti e del rammarico per aver rinunciato alla strada di una lista unica anche alla Camera. Nessun ripensamento sulla sua candidatura, assicurano fonti vicine al ministro dello Sviluppo, ma tramite per l’apertura di un dialogo sui contenuti che potrebbe interessare la lista di Giannino. “L’iniziativa di Giannino e Fermare il declino non possono non far parte del cambiamento che vogliamo” cinguetta Passera su Twitter dove assicura di aver dato uno sguardo al programma di Giannino. “L’ho fatto e ci sono molte cose buone per costruire l’ agenda per l’Italia” assicura. Quanto invece alle liste dell’Udc e di Fli, Pier Ferdinando Casini ha ribadito oggi l’intenzione di candidare sia Rocco Buttiglione, sia Lorenzo Cesa. Soprattutto, annuncia il leader centrista, alla Camera le tre liste si riuniranno in un gruppo parlamentare unico. “Noi per quanto riguarda le candidature procederemo a un rinnovamento forte e avremo candidature ineccepibili”, assicura poi Casini aggiungendo che per quanto riguarda i centristi “il vaglio di Bondi non è un problema ma un’opportunità”. D’altra parte al momento le uniche ‘deroghe’ che Casini dovrebbe chiedere per il suo partito riguarderebbero lui stesso e Buttiglione, senza contare che è ancora da stabilire se il tetto alle deroghe sarà unico per Camera e Senato e, in caso, come verranno calcolate a palazzo Madama: Per quanto riguarda l’Udc, per mettere a punto le liste potrebbe esserci molto più tempo, non essendo necessario per il partito anticipare i tempi al 12 gennaio, al contrario delle forze politiche nuove, per raccogliere le firme.