“Gli interessi dell’Italia”, prima di tutto. Mentre Pier Luigi Bersani, porta avanti le sue consultazioni per tentare di formare un nuovo governo e il Pd fibrilla in tali difficoltà, Giorgio Napolitano continua a esortare le forze politiche a non dimenticare che sono al servizio dei cittadini e – ancora una volta – sembra chiamarsi fuori da quella che giorno dopo giorno sta diventando una partita legata a doppio filo con quella sul governo: l’elezione del nuovo presidente della Repubblica.

“A 88 anni gli straordinari non sono ammessi…”, quasi sussurra il capo dello Stato al termine di una domenica delle palme intensa, tutta dedicata alla memoria dei caduti del nazifascismo. Iniziata di buon ora alle Fosse Ardeatine per onorare i 335 civili trucidati dalle SS come rappresaglia per l’attentato di via Rasella e conclusa a sant’Anna di Stazzema, piccolo borgo sulle alture delle Versilia, dove, sempre nel 1944, le SS, accompagnati da fascisti collaborazionisti, massacrano 560 civili, in gran parte bambini, donne e anziani. Concessa una benedizione inevitabile agli sforzi di Bersani – “non si può essere altro che fiduciosi, bisogna essere fiduciosi per forza” – il capo dello Stato non ha però nascosto il peso che l’accompagna così come le preoccupazioni per la tenuta dell’Italia che non riescono ad affievolirsi. “Sto per concludere mio mandato questo è probabilmente l’ultimo atto pubblico che compio e sono felice che sia questo” a Sant’Anna di Stazzema, ha precisato il presidente dando l’impressione che il commiato sia non solo vicino ma, a questo punto, desiderato. Sì, perché invece in questa strana Roma primaverile la politica gira a pieno ritmo e tra le difficoltà di Bersani cresce anche il partito di Napolitano, di quanti vorrebbero chiedergli – forse, pregarlo – di rimanere lui al Quirinale. Unico tra i tanti papabili capace di garantire – e depotenziare – questo delicatissimo passaggio della vita istituzionale della Repubblica. Lo pensano già in molti dentro il Pd e Silvio Berlusconi è da tempo pronto a sostenerlo. Fantapolitica? Vedremo. Intanto Giorgio Napolitano non si stanca di richiamare tutti a ridurre il ‘gap’ tra cittadini ed Istituzioni, come ha ben spiegato oggi la neo-presidente della Camera Laura Boldrini che l’ha accompagnato alla cerimonia delle fosse Ardeatine. “Senza dubbio in questo momento abbiamo bisogno di unità”, ha risposto Napolitano ai giornalisti che gli facevano osservare quanto fosse complessa la situazione politica. “Abbiamo bisogno di unità, ma anche di pensare adesso all’interesse generale del Paese e di dare continuità alle nostre istituzioni democratiche”, ha spiegato il presidente.

 

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