‘‘Nel Pd ci sono troppi galli, convinti che il sole sorga solo quando cantano loro”. Mutua una ”battuta di un militante” Dario Franceschini per bocciare la scelta di Matteo Renzi di aprire adesso la questione delle primarie. Anche perche’, come sottolinea in una intervista al Corriere della Sera, ”le primarie per il segretario del Pd ci saranno alla scadenza fissata dell’autunno 2013” quindi ”dopo le politiche”.
E nel frattempo il candidato ”e’ Bersani, il nostro Hollande”. Si tratta, spiega il capogruppo dei democratici alla Camera, ”di quel virus che ci ha indebolito dall’Ulivo in poi” che fa si’ che ”una volta scelto un leader, invece di lavorare come una squadra si fa di tutto per indebolirlo”. ”Matteo – aggiunge – e’ un giovane effervescente con delle qualita’. Ma non ho capito, francamente, su che linea si candidi a guidare l’Italia, se non su un dato anagrafico di giovinezza tra virgolette. Mi pare un po’ pochino…”. E per governare ”serve una personalita’ che abbia la forza di confrontarsi, al posto di Monti, con la Merkel, con Hollande, con i problemi europei”.