Il faccia a faccia tra Mario Monti e Pier Luigi Bersani va avanti da oltre tre ore e mezzo, e poco dopo le 21 si e’ aggiunto anche il segretario del Pdl Angelino Alfano. A palazzo Giustiniani e’ atteso, per discutere di riforma del mercato del lavoro, il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini.
L’incontro coincide con l’imminente presentazione del disegno di legge del governo sulla riforma del mercato del lavoro. L’incontro e’ stato all’insegna del massimo riserbo, come accade a fine novembre nei primi tempi del governo Monti con il famoso vertice del tunnel. Il premier e’ uscito da palazzo Chigi poco dopo le 17.30 con un’auto diversa da quella abituale. Alla stessa ora, Bersani ha lasciato la sede del Pd eludendo le domande dei cronisti. “Vado alla Camera”, si e’ limitato a dire il segretario. E poi solo un laconico, “domani vi rispondo, domani e’ un altro giorno”. Ma la destinazione del leader del Partito democratico non era Montecitorio e l’agitazione intorno a palazzo Giustiniani, con scorte a ogni angolo e carabinieri schierati, e’ stata il primo segnale che la riunione era in corso. La conferma e’ arrivata quando la macchina del presidente Monti ha lasciato la sede di rappresentanza alle spalle di palazzo Madama, dove il premier ha il suo ufficio di senatore a vita. Dopo il faccia a faccia di oggi pomeriggio, Mario Monti potrebbe convocare per domani un vertice con i leader di partito. Secondo quanto si apprende, il premier avrebbe sentito il segretario del Pdl Angelino Alfano e il leader centrista, Pier Ferdinando Casini, per metterli al corrente dell’incontro di oggi con Bersani e avrebbe preannunciato loro la possibilita’ di un vertice domani.