ROMA. “Dal ministero della Salute procedure ‘arraffazzonate’ per il calcolo delle tariffe sanitarie. Intervengano Renzi e la Lorenzin”. A dirlo è il senatore Vincenzo D’Anna di ALA (Alleanza LiberalPopolare Autonomie), membro della commissione Igiene e Sanità del Senato e presidente di Federlab Italia, l’associazione di categoria maggiormente rappresentativa dei laboratori di analisi cliniche e dei centri poliambulatori privati accreditati con il Servizio Sanitario Nazionale (con oltre 2.000 strutture associate presenti su tutto il territorio nazionale). Nonostante, spiega D’Anna “la legge abbia imposto la nomina di un’apposita commissione di esperti (che si avvale, tra l’altro, della non gratuita collaborazione di una prestigiosa università milanese) per la rilevazione dei costi di produzione delle prestazioni specialistiche, così da determinare il calcolo corretto delle tariffe di remunerazione delle prestazioni sanitarie per i laboratori di analisi e per le altre branche, il ministero della Salute si prepara ad adottare (entro il prossimo 30 settembre), l’ennesimo simulacro di nomenclatore tariffario con vigenza limitata nel tempo”. “Ebbene – aggiunge il parlamentare – sono ormai trascorsi inutilmente 20 anni dall’adozione dell’ultimo tariffario correttamente redatto. Eppure, a dispetto delle ripetute indicazioni formulate dagli aditi giudici amministrativi, si preferisce eludere la procedura ‘arraffazzonando’ metodi approssimativi al solo fine di ridurre ulteriormente l’importo delle tariffe”. “A questo punto – conclude D’Anna – non resta che confidare nell’intervento del presidente del Consiglio Renzi e del preposto ministro della Salute Lorenzin affinché migliaia di operatori sanitari non restino essi stessi vittima di un sistema nel quale la qualità delle prestazioni erogate si ritrovi minacciata dall’insufficienza dei pagamenti”.

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