Monta lo scontento contro il ‘decretone’ sanità, ma la colpa questa volta è delle Regioni. Ai medici infatti non sono proprio piaciute le modifiche apportate dagli assessori alla Sanità al documento di Balduzzi. Tanto che i tre sindacati maggioritari dei medici convenzionati FIMMG (medici famiglia),
SUMAI (ambulatoriali) e FIMP (pediatri) hanno dichiarato lo stato di agitazione e sono pronti a proclamare lo sciopero. Intanto in queste ultime ore continua il lavoro febbrile dei tecnici dei vari ministeri per limare il ‘decretone’ e trovare le coperture finanziarie, in vista del Consiglio dei ministri del 5 settembre, in cui dovrà essere presentato, e si sta anche valutando l’ipotesi di stralciare alcune parti del ‘decretone’ per inserirle in un ddl a parte. Altro nodo importante sarà la Conferenza delle Regioni convocata per domani mattina alle 10.30, in cui si cercheranno di trovare gli ultimi accordi. “I medici di base, in linea di principio, difendono i propri diritti ma in un momento come questo di difficoltà è opportuno che tutti si siedano a un tavolo con il fine di dare un miglior servizio ai cittadini, e io parlo per i veneti”, spiega intanto l’assessore del Veneto alla sanità Luca Coletto che coordina anche gli assessori regionali alla Sanità.