”A 15 anni dal caso Di Bella si ripropone, in un contesto di approssimazione e confusione, il caso Stamina che suscita tante aspettative nei malati affetti da gravissime patologie. Il Parlamento proceda immediatamente a recuperare il tempo perduto approvando nuovamente il decreto legge sulla ricerca e sperimentazione clinica che, approvato all’unanimita’ dalla Camera dei Deputati, nella scorsa legislatura, giace inutilizzato nei cassetti del Senato”. Cosi’, in una nota, il senatore del gruppo Grandi Autonomie e Liberta’ Vincenzo D’Anna, componente della Commissione Igiene e Sanita’ di Palazzo Madama, dopo aver abbandonato la seduta in corso che, denuncia, ”ancora una volta si e’ rivelata dialettica ed infruttuosa sotto il profilo legislativo”. ”L’idea del ministro Lorenzin di ricomprendere tale decreto nel disegno di legge approvato di recente dal Consiglio dei ministri – spiega D’Anna – si e’ rivelata inopportuna, causa di ulteriori inammissibili ritardi nell’approvazione di una legge che puo’ finalmente disciplinare giuridicamente e scientificamente il percorso a cui avviare il metodo Stamina o qualsivoglia altra ricerca per la cura delle malattie non trattabili con gli strumenti e i farmaci gia’ sperimentati. Al posto del Far West o delle commissioni ministeriali prive di strumenti ed esperienza in materia, e’ certamente meglio una legge che codifichi correttamente le procedure per la sperimentazione scientifica”.