NAPOLI – L’Agenzia delle Entrate dovra’ rimborsare all’Ente Autonomo Volturno, l’holding che gestisce il traporto pubblico locale campano e che e’ in fase di ristrutturazione, circa 29 milioni di euro su Iva versata negli anni 2007, 2008, 2009.

Alla somma devono aggiungersi gli interessi maturati. A renderlo noto l’assessore ai Trasporti e alle Attivita’ produttive della Regione Campania Sergio Vetrella. Sono diventate infatti definitive le sentenze 877/09/11, 878/09/11 e 879/09/11, emesse dalla Commissione tributaria provinciale di Napoli.

 

In particolare, i giudici tributari hanno stabilito la legittimita’ delle istanze di rimborso Iva avanzate dall’Eav per l’acquisto di nuovi autobus per il rinnovo del parco mezzi regionale, affidato dalla Regione all’Eav nel 2005, dichiarando allo stesso tempo illegittimi i provvedimenti dell’Agenzia delle Entrate (Direzione provinciale I di Napoli – Ufficio territoriale Napoli 1), che aveva rifiutato di erogare i rimborsi richiesti.

“Questo importante riconoscimento – sottolinea Vetrella – ci consente di destinare altri 29 milioni di euro al piano di risanamento dell’Eav, che abbiamo avviato ormai da qualche mese. Risorse che si aggiungono agli oltre 80 milioni che abbiamo finora complessivamente erogato alle aziende del gruppo, la meta’ dei quali destinati esclusivamente al piano di manutenzione straordinaria per rimettere gradualmente in esercizio i treni che restavano fermi in deposito per mancanza di fondi. Proprio ieri avevamo annunciato l’emanazione del decreto del Governo con il quale ci vengono restituiti altri 25 milioni e mezzo da noi anticipati ad aprile sempre per il piano di manutenzione dei treni. Quello di oggi, dunque, e’ l’ennesimo tassello della rigorosa azione di rilancio del trasporto pubblico regionale – che ci era stato consegnato in condizioni disastrose dalle giunte precedenti – e per il quale devo qui ringraziare i vertici amministrativi dell’Eav che, dopo il deposito delle sentenze, hanno instaurato un intenso confronto con l’Agenzia delle Entrate, dimostrando con ampia documentazione a supporto la fondatezza dei rimborsi richiesti, ed evitando cosi’ la proposizione di appelli. Una fattiva collaborazione tra enti regionali e statali che puo’ sicuramente costituire un modello di buone pratiche amministrative, e per il quale naturalmente ringrazio anche l’Agenzia delle Entrate per la disponibilita’ e professionalita’ dimostrate”.

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