“Benvenuti a sinistra”, dove di certo, secondo Nichi Vendola, nessuno si troverà al governo in compagnia di Mario Monti. Il leader Sel ha presentato stamane la sua campagna elettorale legata ad uno slogan ottimistico e tutto centrato sull’agenda per l’alternativa.

Tanti manifesti con volti di cittadini sorridenti, compreso quello del leader, completano il quadro mediatico elettorale di Sel. Meno accattivante è invece lo sguardo che Vendola ha rivolto verso il premier in carica: “Se vorrà Monti potrà appoggiarci ma stare nel governo è un’altra cosa”. Il governatore della Puglia non è stato tenero con il Professore e lo ha accusato di aver messo in piedi un “governo-purgatorio” rincarando che “il nostro è l’unico schieramento che si è candidato per governare, mentre tutti gli altri, da Monti a Berlusconi, si sono candidati solo con l’obiettivo di azzoppare la nostra vittoria”. Come dire, se ce ne sarà bisogno Monti può dare una mano, ma stando alla larga dalla stanza dei bottoni di Palazzo Chigi. Presentando la campagna elettorale in un residence romano, Vendola si è impegnato ad un rapporto di lealtà con il leder democratico:”non tireremo per la giacchetta Pierluigi Bersani, non eserciteremo un diritto di veto alzando i decibel del nostro radicalismo”. E non ha neppure chiesto un impegno al Pd sulla partecipazione al governo futuro:”di una mia possibile collocazione al dicastero del Lavoro discuteremo dopo le elezioni, sperando che il risultato ci sarà favorevole. Se gli italiani ci premieranno faremo parte con pienezza dell’esecutivo”. A sinistra di Sel e del Pd, un appoggio dell’ex commissario europeo ad un futuro governo viene interpretata come un’apertura da censurare immediatamente. “Le parole di Nichi Vendola – ha replicato Paolo Ferrero, segretario di Prc – dimostrano con ogni evidenza che il governo Monti-Bersani c’é già. Per dire no a questa scellerata ipotesi c’é solo un’alternativa ed è la Rivoluzione Civile con Ingroia candidato premier”. Ma, pur escludendo un governo con i centristi, al governatore pugliese stanno a cuore soprattutto gli obiettivi: “Se vinceremo sarà una buona notizia per l’Italia. Il corpo sociale del Paese è stato colpito da molte ferite. Al governo dovremo impegnarci per restituire i diritti ai cittadini e ristabilizzare l’economia, procedendo alla redistribuzione della ricchezza e combattendo la povertà”.

 

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui