“Beppe, che fai, li cacci?”. “No, ha ragione. Dimissioni immediate per i 12 traditori!”. Sono ore di grande agitazione, per la ‘base’ del Movimento 5 Stelle. Dopo il voto che ha visto i senatori del M5S dividersi sul sostegno a Pietro Grasso, sul blog di Beppe Grillo è in corso un dibattito molto acceso tra chi ritiene, come il capo del movimento, che i ‘dissidenti’ debbano ‘trarre le dovute conseguenze’ e chi invece difende la libertà di coscienza e la scelta del voto a Grasso. Questi ultimi appaiono la grande maggioranza dei più votati, tra le migliaia di messaggi giunti al blog di Grillo.
Un fiume in piena di insulti, riflessioni, recriminazioni e accuse. “Con il vostro voto inutile avete resuscitato il cadavere Bersani. Dimissioni immediate per i 12 traditori. Forza Beppe resisti”, scrive Giovanni M. e come lui tanti altri che approvano il diktat di Grillo: chi ha votato per Grasso deve lasciare il Movimento, in nome della coerenza (“Bravo Beppe traditori non ne vogliamo. Fuori dalle palle”, scrive Fulvio). Ma moltissimi non sono d’accordo. Al contrario. “Sono per una contrapposizione totale al sistema dei partiti ma sono d’accordo con quei senatori che fra mafia e antimafia hanno scelto l’antimafia”, scrive Vittorio Di Battista. Preoccupata Emanuela M.: “Questi toni da caccia alle streghe non sono la nuova politica”. “No a epurazioni o espulsioni”, dice Daniele Veronese. “Solidarietà a chi ha avuto il coraggio di votare Grasso”, scrive Francesco Iardella. E P. Palesone: “Grillo, con queste poche righe ti sei giocato il mio voto e quello di qualche centinaia di migliaia di persone”. Infine, non pochi pongono una questione di trasparenza, come nello stile del M5S. “Possono aver votato anche per il grande puffo, non mi interessa – scrive Dario Verona – ma dov’é il video che documenta la riunione dove si è discusso come votare?”.