“C’è un solo modo di dimenticare il tempo: impiegarlo”. Nelle inchieste di Italia Notizie ci siamo rifatti a una massima di un celebre poeta “maledetto”. E abbiamo impiegato molto tempo per sgranare il lungo rosario degli incarichi professionali diretti conferiti ai parenti degli amministratori locali di Cesa. Non è stato tempo perso. Abbiamo scoperchiato un vaso di Pandora contenente appalti per centinaia di migliaia di euro affidati senza gara in soli 3 anni. Nel triennio 2021-2024 cinque tecnici-parenti hanno intascato ben 272mila euro.
L’elenco dei beneficiari famosi:
• L’ing. Umberto Marino, cugino dell’assessore Alfonso Marrandino, ha ottenuto nel 2024 due appalti diretti in 9 giorni per un totale di quasi 11mila euro
• L’ing. Luigi Marrandino, zio di Erika Alma, compagna di Enzo Guida, ha “conquistato” in poco più di due mesi, dal 27 luglio 2021 al 4 ottobre 2021, tre affidamenti diretti per un totale di oltre 16mila euro.
• L’arch. Luigi Migliaccio, cugino dell’assessore Francesco Turco, ha beneficiato di tre incarichi diretti con cadenza annuale (28.07.2021-18.10.2022- 24.10.2023) per un totale di circa 96mila euro.
• L’arch. Michele Autiero, fratello di Nicola Autiero, ha ottenuto un appalto diretto di oltre 72mila euro, grazie ad un raggruppamento temporaneo di professionisti.
• L’arch. Cesario Villano, cugino dell’allora assessore ai Lavori pubblici, oggi consigliere comunale delegato al ramo, ha incassato nel 2023 un mega appalto diretto di 77mila euro, liquidato in un’unica soluzione lo scorso luglio.
Il sindaco influencer Enzo Guida, più presente sui social di Chiara Ferragni, Fabrizio Romano, Gianluca Vacchi e Fedez messi assieme, ha sempre liquidato come false e strumentali le critiche rivolte da Italia Notizie alla maggioranza. Nei video il solito refrain: sorrisino falso stampato sul viso e il motto “facciamo solo cose belle”. Sempre subdolo il messaggio dei post: “Noi lavoriamo per il Bene della città, chi ci contesta vuole il Male del paese”. Come se Guida si considerasse l’incarnazione del Bene, quindi deputato a stilare la classifica dei “buoni e dei cattivi”. Nulla di nuovo. Si ripropone la vecchia sottocultura della mistificazione: ripeti una bugia all’infinito ed essa diventerà verità.
Ma le menzogne hanno le gambe corte. E di fronte agli atti, ai numeri e ai soldi c’è poco da mentire. Anche un esperto travisatore della realtà come Guida deve sottostare all’oggettività del vero. È irrefutabile che i parenti degli amministratori abbiano succhiato dalla mammella del comune. È incontrovertibile che i fortunati familiari abbiano ottenuto appalti diretti. Sono scritti nero su bianco, nelle determine che abbiamo pubblicato, i nomi e cognomi dei congiunti “sospinti” in paradiso.
Le menzogne hanno le gambe corte anche su un altro aspetto al centro delle nostre inchieste: l’infida contrattazione sempre con un unico operatore economico. L’affidamento diretto degli incarichi pone due questioni di primaria rilevanza: la prima riguarda l’opportunità politica di “premiare” i parenti, la seconda il mancato risparmio per le casse comunali dovuto al sistematico ricorso agli appalti diretti. Scelta che implica, a sua volta, due risvolti inquietanti: come e perché sono stati individuati i tecnici-familiari? E perché non si è optato per gare aperte che sicuramente avrebbe determinato minori costi per l’ente locale? Muovere questi legittimi appunti significa volere il Male del paese? Nemmeno il pifferaio magico riuscirebbe a convincere sé stesso di un’assurdità del genere. Al contrario, l’unico scopo della nostra campagna di stampa è stato, e lo sarà sempre, far sì che si rispettino le regole e che non vengano mortificati altri professionisti capaci e competenti, inclusi quelli locali non appartenenti alla corte del sovrano, colpevoli però di non avere gli attributi per uscire dal gregge del silenzio.
Ci sono voluti caparbia, impegno e tempo ma alla fine lo stesso sindaco Guida, forse per timore di sviluppi pericolosi in altre sedi, ha ammesso che Italia Notizie ha condotto una battaglia giusta. Lo attesta la delibera di giunta n. 323 del 10-12-2024 (link in basso). In buona sostanza l’esecutivo ha finalmente certificato la necessità di una regolamentazione delle procedure per l’affidamento dei contratti pubblici. Perché? “Per rispettare – si legge nel provvedimento – i principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità e del principio di rotazione”. Siamo sobbalzati dalla sedia. È quello che chiediamo noi da mesi. C’è una caterva di articoli di Italia Notizie.
Ecco le direttive del codice degli appalti:
1) Economicità: ottimizzazione delle risorse impiegate nella selezione e nell’esecuzione del contratto;
2) Efficacia: congruità degli atti rispetto al conseguimento degli obiettivi di interesse pubblico;
3) Tempestività: riduzione della durata del procedimento in assenza di obiettive ragioni di ritardo;
4) Correttezza: condotta leale e improntata a buona fede nelle fasi di affidamento ed esecuzione;
5) Libera concorrenza: possibilità per tutti i soggetti interessati di partecipare alle procedure;
6) Non discriminazione e parità di trattamento: pari opportunità per tutti i concorrenti e rimozione di ostacoli ingiustificati;
7) Trasparenza e pubblicità: accesso rapido e agevole alle informazioni relative alle procedure di gara;
8) Proporzionalità: adeguatezza dell’azione rispetto alla finalità e all’importo dell’affidamento;
9) Rotazione: evitare il consolidamento di rapporti con le stesse imprese e garantire la rotazione degli affidamenti.
Quelli appena elencati sono gli stessi principi richiamati nei nostri pezzi e non rispettati dal comune, in particolare nel caso degli appalti diretti concessi ai parenti degli amministratori. Quel furbacchione del sindaco Guida, non consideriamo nemmeno gli assessori per manifesta incapacità gestionale, perde il pelo ma non il vizio. Per pararsi il didietro a scoppio ritardato fa scrivere nella delibera che: “L’Ente dispone di un Albo di tecnici e imprese da cui attingere per l’affidamento di servizi di ingegneria e architettura, nonché per l’esecuzione di lavori pubblici. Tuttavia, tale Albo risulta datato e di difficile gestione, essendo parzialmente cartaceo e parzialmente digitale, con file che ne facilitano solo in parte la consultazione”. Quindi “è necessario, recita un altro passo del provvedimento, impartire al responsabile dell’Area Tecnica l’indirizzo di avviare la costituzione di un nuovo Albo fornitori“.
Infine, come se fosse stato fatto un “copia e incolla” dai nostri articoli, si delibera “di dare indirizzo affinché gli affidamenti di cui al presente provvedimento siano effettuati nel rispetto delle disposizioni di cui al D.Lgs. 36/2023, nonché in conformità ai principi di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità e rotazione, nel rispetto delle Linee Guida ANAC n. 4 del 18 aprile 2016”.
Che il primo cittadino abbia sposato le tesi di Italia Notizie ci fa molto piacere. Ne siamo lusingati, ma non possiamo non osservare che è facile chiudere i cancelli soltanto dopo che i tecnici-parenti sono “scappati” con i soldi pubblici in tasca. Se il sindaco Guida vuole fare davvero sul serio, evitando di prendere ancora una volta in giro cittadini e organi competenti, dovrebbe chiedere ad horas al responsabile del settore di avviare uno screening accurato di tutti gli appalti diretti, almeno degli ultimi tre anni, e di revocare in autotutela quelli che non sono conformi ai suddetti principi, già in vigore dal 2016, di economicità, efficacia, tempestività, correttezza, libera concorrenza, non discriminazione, trasparenza, proporzionalità, pubblicità e rotazione. In caso contrario anche un pargolo innocente comprenderebbe che l’iniziativa di Guida non è altro che un’operazione di facciata per salvare il salvabile. Innanzitutto sé stesso. Ma la toppa è peggiore del buco.
Mario De Michele
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