Per usare le sue parole “non è una finanziaria per brindare con ostriche e champagne”. Ma, sempre stando a quello che dice Marco Osnato, la manovra del governo Meloni “mette più soldi nelle tasche degli italiani per fronteggiare la crisi economica e aiuta le fasce sociali più deboli”. Come sempre il presidente della commissione Finanze della Camera non ama piantare bandierine o indossare sciarpe da tifoso. Partendo dai dati di fatto e numeri alla mano il deputato di Fratelli d’Italia esprime un giudizio positivo della manovra del centrodestra senza fare cori o esultare come un hooligan. Non è nel suo stile. E, come ammette lui stesso, non è nemmeno il caso “in quanto la manovra va nella direzione giusta ma non si è fatto di più perché la situazione economica risente, tra l’altro, di due guerre e della politica della Bce che è molto restrittiva”. Ecco, si può non condividere quello che dice ma sull’onestà intellettuale e sul senso di responsabilità istituzionale di Osnato c’è poco da discutere. Onorevole, si poteva fare di più? “Si può sempre fare di più, ma credo che si debba dare atto al governo di aver confermato la riduzione del cuneo fiscale, una misura che dando più soldi ai cittadini riduce i contraccolpi dell’incremento dell’inflazione”. Il numero uno della commissione Finanze pone l’accento sulla situazione internazionale e rimarca che “non si tratta della finanziaria di fine legislatura, abbiamo governato un anno e l’abbiamo fatto bene come ci viene riconosciuto da più parti”. Però ammette: “Sulle pensioni dobbiamo rivedere alcune cose”. Osnato non si smentisce. Odia la propaganda. La lascia volentieri a qualche collega più esagitato. Di questi tempi non è poco.
Mario De Michele
LA VIDEO INTERVISTA A MARCO OSNATO