“E’ necessario favorire una maggiore economicità del farmaco ed una sempre crescente condivisione di informazioni e conoscenze, superando la logica del monopolio della ricerca”. Lo ha dichiarato Nicola Caputo (S&D) che sul tema è intervenuto a Strasburgo nella scorsa sessione Plenaria, sul costo dei farmaci e il diritto alla salute. “La ricerca medica consente ormai di ottenere progressi nella effettività della cura di portata talmente rivoluzionaria che essi si riverberano anche sui fattori economici del trattamento sanitario: ebbene, è eticamente doveroso che i farmaci costino di meno e che abbiano lo stesso costo in tutta Europa”. “L’obiettivo a cui tendere è quello di una sempre maggiore “copertura sanitaria universale” per il cittadino: com’è noto la mancanza di sostenibilità economica si riflette, ormai, sulla stessa possibilità di cura, a causa del costo proibitivo di alcuni farmaci come ad esempio quello per l’epatite.” “La politica deve favorire l’adozione delle più moderne tecniche di sperimentazione e produzione del farmaco che possano positivamente incidere sull’efficacia della ricerca e sulla economicità del trattamento sanitario. L’azione dell’Istituzione europea in maniera congiunta e coordinata a quella degli Stati membri, deve trovare soluzioni per una sempre crescente condivisione di informazioni e conoscenze, in una logica opposta a quella dettata dal monopolio della ricerca.” L’iter regolatorio appartiene a ciascuno Stato membro ma la Commissione deve incoraggiare la cooperazione tra gli Stati membri per mettere un freno alla speculazione dei prezzi. Potrebbe essere sviluppato un metodo di produzione che permetta di produrre farmaci discostandosi dal classico sistema discontinuo, detto “batch system”, largamente utilizzato oggi. “A mio avviso – conclude Caputo – è necessario presidiare l’accessibilità dei farmaci e, quindi, correggere le distorsioni che portano a carico dei cittadini e dei sistemi sanitari pubblici costi eccessivi: si tratta di garantire un principio ineludibile di equità sociale. Principio di equità sociale e diritto all’accesso alle cure che in alcune aree d’Europa non viene assicurato: penso al caso Campania dove i cittadini sono costretti a confrontarsi con una situazione disastrosa della sanità. In Campania, guarda caso, si registrano dati poco confortevoli anche sulla spesa dei farmaci”.
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