Michel Djotodia, capo dei ribeli della coalizione Seleka, si e’ autoproclamato presidente della Repubblica Centrafricana, poche ore dopo la conquista della capitale Bangui e la fuga all’estero del presidente Francois Bozize’. In una conferenza stampa svoltasi in un hotel di lusso, Djotodia ha anche annunciato l’imposizione del coprifuoco su tutto il territorio nazionale e la conferma come primo ministro di Nicolas Tiangaye, insediato con gli accordi di pace firmati il 17 gennao scorso. Djotodia, un oscuro ex funzionario del ministero degli Esteri, e’ molto apprezzato dai ribelli ma e’ praticamente uno sconosciuto per la popolazione.
I ribelli di Seleka hanno conquistato in mattinata la capitale Bangui, dopo la fuga nella vicina Repubblica democratica del Congo del presidente Francois Bozize’ e della sua famiglia. E’ stata cosi’ completata la presa del potere in quello che e’ uno dei Paesi piu’ poveri al mondo, nonostante la sua fertiilita’ e la sua abbondanza di materie prime. Testimoni hanno riferito di sparatorie mentre i ribelli entravano nel palazzo presidenziali e nelle ore successive ci sono stati saccheggi nel centro della capitale. La Francia ha deciso l’invio di 350 soldati nell’ex colonia per proteggere i propri cittadini. La Croce Rossa Internazionale ha chiesto di poter soccorrere i feriti. A meno di tre mesi dalla prima offensiva e dopo gli accordi di pace siglati di gennaio che Bozize’ avrebbe disatteso, i ribelli della coalizione Seleka hanno invaso la capitale e hanno preso il controllo anche della radio di Stato. Il colonnello Djouma Narkoyo, uno dei capi degli insorti, ha annunciato che “il presidente e’ fuggito”. “La Repubblica Centrafricana ha voltato pagina”, ha dichiarato Justin Kombo Moustapha, segretario generale del Seleka, invitando la popolazione alla calma e ad accogliere favorevolmente i miliziani. La coalizione ha annunciato che ora dara’ vita a una transizione che dovra’ portare a nuove elezioni.