Al vaglio del consiglio comunale di Napoli i due regolamenti su movida e decoro urbano. Dopo settimane di confronti in commissione, la maggioranza del sindaco Gaetano Manfredi si presenta oggi in aula con un maxiemendamento, che punta a rendere più severe le nuove norme, in particolar modo gli articoli relativi alle sanzioni. Due i documenti da approvare: il regolamento di polizia urbana, redatto dall’assessore Antonio De Iesu, che contiene norme e riferimenti legislativi e tutta la parte sanzionatoria (non solo legato alla movida), e quello per «la serena e civile convivenza tra cittadinanza e le attività commerciali», a cura dell’assessore Teresa Armato. Al maxiemendamento, condiviso dalla commissione Sicurezza presieduta da Pasquale Esposito e che porta la firma di De Iesu, hanno lavorato ieri fino a tardi i capigruppo di maggioranza. Le modifiche previste al regolamento di Polizia urbana, approvato in giunta quest’estate, non stravolgono l’atto, ma lo rendono più stringente. Ecco il contenuto dei regolamenti. «Tutti i gestori dei locali al chiuso nei quali si svolge l’attività devono assicurare che suoni e rumori non siano udibili all’esterno oltre i limiti di accettabilità come previsto dal Piano di zonizzazione acustico vigente». I rumori molesti sono vietati anche all’interno delle abitazioni «attraverso schiamazzi o l’uso ad eccessivo volume di impianti musicali o televisivi». Anche l’emissione generata a bordo di veicoli (per esempio le automobili con la musica a palla) non dovrà prorogarsi oltre la normale «tollerabilità». I limiti orari previsti in materia di inquinamento acustico non si applicano agli eventi organizzati dal Comune e in occasione delle festività del Capodanno. In caso di violazione è salatissimo il prezzo da pagare: la ripetizione, nel periodo di 24 mesi, dalla data del primo accertamento, della violazione del Regolamento può concorrere a configurare «l’abuso del titolo» ai fini della sospensione o della revoca dell’autorizzazione concessa dall’Ente. Bollino rosso alla vendita di alcolici a minori di 18 anni e vendita e somministrazione di alcolici a minori di 16 anni. In presenza di una prima recidiva arriva la sanzione di sospensione dell’attività di 7 giorni, alla seconda recidiva di 30 giorni, alla terza si procederà alla revoca del titolo.