Finisce nel mirino dei 5 Stelle di Cesa la locazione dell’immobile da adibire a sede temporanea del Museo dell’Asprinio. Il Meetup locale contesta all’amministrazione targata Enzo Guida sia la forma che la sostanza di un “provvedimento che dovrebbe esser annullato in quanto inopportuno”. Carte alla mano i pentastellati ricostruiscono la vicenda. L’iter inizia il 25 marzo scorso. All’albo pretorio viene pubblicato “un avviso esplorativo” per richiedere a tutti gli interessati di presentare la loro offerta di un immobile in locazione da adibire a Museo dell’Asprinio. “Ed ecco – fanno notare i 5 Stelle -, “inspiegabilmente”, risulta pervenuta all’ente la sola manifestazione di interesse della signora Gelsomina Rao a concedere temporaneamente in locazione l’immobile sito invia Roma. Sì, avete letto bene, parliamo di temporaneamente e unica richiesta pervenuta al Comune. Ma quanto costerà tutto questo alla comunità? Altri 2.400 euro (canone di locazione + spese registrazione pari al 50% + per bolli) sull’intervento 1523/16 del bilancio 2021”. Il Meetup non usa mezzi termini: “Una scelta scellerata, moralmente ed eticamente non condivisibile, conseguenza di accordi i cui effetti graveranno sulle spalle dei cittadini. Il Comune non è un bancomat”.

Nicola Autiero

A stretto giro è arrivata la replica di Nicola Autiero. Difendendo l’operato della maggioranza il consigliere delegato alla promozione del vino asprinio ha posto due domande provocatorie ai pentastellati: “Il Meet up 5 Stelle Cesa è favorevole al Museo? Visto che i consiglieri di minoranza eletti con i 5 stelle non si rivedono nel Meet up, ci svelate la vostra identità?”. Due quesiti davvero fuori luogo per chi, in qualità di consigliere di maggioranza, dovrebbe rappresentare le istituzioni. Ma siamo sempre lì. Il metodo è quello di delegittimare gli avversari invece di entrare nel merito delle questioni. Come loro stessi ribadiscono i Cinquestelle sono favorevoli al Museo dell’Asprinio. Indicano però una strada diversa e più efficace per rendere l’iniziativa una cosa seria e soprattutto una cosa di tutti e non appannaggio solo dei soliti noti. “Negli ultimi anni – si legge nella controreplica del Meetup di Cesa – l’amministrazione Guida e i suoi compagni di viaggio, unitamente a qualche buon “speculatore”, stanno facendo solo passarelle nel parlare di vino”.

Dai pentastellati partono proposte concrete. “Si discute di vino, di zone di sviluppo, della zona arena con un lodevole intento a valorizzare e riscoprire il nostro territorio ma, prima di stanziare fondi per l’istituzione di un museo non sarebbe stato più giusto investire per valorizzare il territorio con cantine sociali, investendo su cooperative di produzione e consumo dando così un concreto aiuto ai nostri contadini per sviluppare una manodopera ed evitare così le speculazioni? Perché non vengono forniti i dati sul sito del Comune dei produttori di vino, dei terreni coltivati, sulle quantità di uva prodotte visto che qualche anno fa sono state disboscate, nella totale “indifferenza” proprie alcune viti all’ingresso di Cesa? Un museo “temporaneo” in una struttura inadatta ad ospitare un museo e per di più inopportuna perché la titolare del bene immobile è una parente della ex consigliere comunale del partito democratico anche candidata alle ultime elezioni amministrative del settembre 2020. Il tutto appare una scelta non in linea con un efficiente impegno dei fondi pubblici”. La parte finale della controrisposta ad Autiero riguarda i quesiti posti dal delegato alla promozione del vino asprinio. “In conclusione – osserva il Meetup – considerato che la nota stampa ci pone delle domande noi rispondiamo che siamo sicuramente favorevoli al museo ma sarebbe stato bello coinvolgere tutti i proprietari delle grotte attraverso una reale partecipazione istituendo si un museo ma con sede in una delle grotte presenti sul territorio. Dando così più luce e forza ai nostri valori e al nostro territorio. All’ultima domanda poi rispondiamo dicendo cosa facciamo e cosa siamo: cittadini con diritto e dovere di criticare per proporre idee nuove per il bene comune senza capi né padroni. Noi siamo stati sempre dalla stessa parte. Quella della verità”. Beh, come dare torto ai 5 Stelle? Nicola Autiero farebbe meglio a continuare a occuparsi di organizzare feste e festicciole trash con neomelodici di scarso valore e dubbia provenienza. In quest’attività è il number one.

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