«È stata fatta una scelta assolutamente sbagliata: la procedura del predissesto danneggia gli enti locali perché non fa nulla per migliorare la situazione dei conti, ma peggiora i servizi locali che vengono pagati dai cittadini». Lo ha affermato il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, a margine del Premio Arte Mediterranea, ed ha aggiunto: «Abbiamo il paradosso di una città dove si pagano le tasse più alte d’Italia e ci sono i servizi peggiori d’Italia». Il primo cittadino ha ricordato che «fin dall’inizio mi sono battuto contro queste procedure di dissesto e predissesto perché costituiscono solo un problema per le città. Bisogna seguire dei percorsi diversi in cui si accoppiano l’efficientamento e il risanamento con l’investimento. Solo così possiamo garantire una prospettiva a una città come Napoli che è la terza città d’Italia e i cui cittadini non meritano di avere livelli di investimento di gran lunga inferiore degli altri cittadini d’Italia». Manfredi a tal proposito ha sottolineato che «esistono dei principi costituzionali che vanno garantiti: non si può accettare che a Napoli gli investimenti in welfare, cultura, scuola, siano la metà o un quarto di quelli di altre città d’Italia. I cittadini sono tutti uguali, è inaccettabile e io mi batterò sempre contro questa cosa». «Sono valutazioni che non mi competono. Oggi esistono delle leggi che consentono che questo possa avvenire e quindi credo che dobbiamo rispettare le leggi che ci sono. Il resto sono valutazioni di tipo politico che sono all’attenzione della politica nazionale» ha risposto Manfredi in merito alle polemiche di questi ultimi giorni relative al ritorno in magistratura di Catello Maresca che ricopre anche il ruolo di capo dell’opposizione nel Consiglio comunale di Napoli. «C’è grande attenzione da parte dell’amministrazione. Credo che la scelta dell’assessore Mancuso, che ho condiviso da subito, di bloccare questa procedura sia corretta perchè noi dobbiamo garantire il massimo della trasparenza nel Comune e nelle partecipate. I cittadini ci chiedono che tutte le procedure siano le più trasparenti possibili» ha chiosato Manfredi, in riferimento allo stop alla procedura di assunzione di personale in Asia, l’azienda di igiene urbana partecipata del Comune. La selezione, effettuata tramite una società interinale, riguarda circa 60 persone ed è finita sotto la lente d’ingrandimento da parte dell’autorità giudiziaria per una presunta ‘parentopolì tra alcuni vincitori ed esponenti dei sindacati. In piazza Vittoria, dove il sindaco Manfredi era per un’iniziativa, ad attenderlo c’erano alcuni dei ‘vincitorì della selezione che hanno chiesto al primo cittadino chiarimenti e la possibilità di avere un incontro con l’assessore all’Ambiente, Paolo Mancuso. «Se le cose sono state fatte per bene e non ci saranno interventi dell’autorità giudiziaria – ha detto Manfredi ai cittadini – non c’è alcuna preclusione da parte nostra e le procedure possono essere completate».

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