“Rosa Capuozzo non è Virginia Raggi. Io, parte lesa in un’indagine, fui isolata e nessuno pensò, come è accaduto per Roma, di cambiare addirittura lo Statuto”. Lo dice il sindaco di Quarto, espulsa a gennaio 2016 per il no al diktat del Direttorio a dimettersi dopo un’indagine che coinvolse il Comune. “Quarto e i suoi cittadini furono abbandonati. Sono solidale con Virginia ma il Movimento di oggi è lontano dalla base. Il pensiero unico è preferito sulla Rete, nessun dissenso è consentito”, aggiunge con amarezza Capuozzo.

“Amministrare un comune come Roma – aggiunge la Capuozzo – sicuramente è complicato. Nel caso specifico di Roma, Grillo ed il direttorio, si sono mossi in anticipo cambiando lo statuto e restando, nonostante le contraddizioni, al fianco del sindaco Raggi. Così hanno dimostrato che se non avessero abbandonato la città di Quarto ed i suoi cittadini, dove il sindaco era parte lesa, a differenza della situazione romana, il Movimento avrebbe continuato il suo governo e sicuramente continuato il cammino insieme alla nostra città”. “Esprimo comunque solidarietà e vicinanza alla collega romana, con la speranza che presto si possa rimettere a lavorare e portare avanti il programma e ridare alla città di Roma il ruolo che merita”, conclude la Capuozzo.

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