“L’obiettivo unico del nostro emendamento è quello di preservare la povera gente da sfratti forzati , abbandonata in strada nonostante la presenza nel nucleo familiare di persone anziane, disabili e minori. Sfratti che vengono disposti da quegli uffici giudiziari che non hanno inteso dotarsi di regolamenti sulle priorità di esecuzione degli abbattimenti”. Lo dicono i senatori del Pd Rosaria Capacchione, Vincenzo Cuomo, Pasquale Sollo e Angelica Saggese replicando a Roberto Della Seta e Francesco Ferrante.

“Di indecente c’è solo la superficialità con la quale viene affrontato un tema tanto delicato, come quello degli abbattimenti in Campania, in seguito alla lettura, evidentemente parziale e volutamente faziosa, di un emendamento presentato ieri in commissione Giustizia al Senato”. “Il testo dell’emendamento – aggiungono i quattro senatori campani – si allinea a quanto già fanno alcuni uffici giudiziari della Campania (la Procura di Santa Maria Capua Vetere, per esempio, ha firmato un protocollo che va nella stessa direzione), che nei cronoprogrammi degli abbattimenti degli immobili abusivi, realizzati al di fuori delle zone sottoposte a vincoli paesaggistici, naturalistici, sismici, idrogeologici, vulcanici e archeologici, hanno inserito all’ultimo posto quelli le cui caratteristiche sono indicate dalla legge 326 del 2003, con i requisiti volumetrici fissati proprio da quella stessa legge e da quelle regionali successive”.

L’emendamento, che fa salve tutte le altre sanzioni penali, a partire dal divieto di compravendita dell’immobile in questione, “di fatto – continuano i senatori – preserva la sola occupazione della casa che non potrà mai essere venduta, lasciata in eredità o utilizzata quale pegno per un mutuo. Ogni suggerimento in materia è ben accetto ma la demagogia e la polemica sterile e fine a se stessa spalancano, quelle sì, la strada alla camorra che sulla vicenda degli sfratti sta lucrando da anni, nell’indifferenza generalizzata”.

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