La Commissione speciale trasparenza, presieduta da Valeria Ciarambino (M5S), ha tenuto oggi un’audizione sulla situazione economica, finanziaria e patrimoniale di Gori s.p.a. che ha visto la partecipazione del Presidente Amedeo Laboccetta e il management della società che gestisce il servizio idrico integrato nei comuni del territorio ricadente in Ato 3. “Questa società, che ha un forte debito nei confronti della Regione, continua ad accumulare debiti sulla gestione corrente, circa 90 milioni di euro fino al 2014, e, nonostante ciò, continua a beneficiare di rateizzazioni al contrario di tanti poveri cittadini ai quali, in caso di morosità, viene interrotta l’acqua” – ha spiegato Ciarambino – che ha aggiunto: “ le nostre audizioni servono a fare luce su questa situazione e a scandagliare il bilancio della Gori, verificare se ci sono sprechi, quanto si è speso e si spende in personale, consulenze, esternalizzazioni, e quali provvedimenti in termini di riduzione di costi, risparmi, razionalizzazioni, questa società sta mettendo in campo per far fronte alla condizione debitoria. Proseguiremo questo nostro lavoro di trasparenza e l’attenzione su Gori resterà alta” – continua l’esponente del M5S. “Oggi in audizione, a fronte delle dichiarazioni della società che ha rappresentato una situazione quasi idilliaca, abbiamo evidenziato anche la recente sentenza dell’Antitrust che condanna la Gori a pagare due multe da 250 milioni di euro per pratiche commerciali scorrette adottate , chiedendo alla società di attivarsi per rimediare ai rilievi, nell’interesse dei cittadini campani. Permangono alcuni aspetti da chiarire sulla gestione anche precedente, per cui valuteremo se convocare altre audizioni e acquisire documentazione”. “Orgoglioso di rappresentare un’azienda a prevalente partecipazione pubblica che e’ strategica per la Campania, una realtà importante, che vanta tra i propri fiori all’occhiello il laboratorio di analisi che controlla costantemente la qualita’ acqua che viene fornita a ben 76 comuni – ha detto il Presidente di Gori Amedeo Laboccetta – che ha sottolineato: “Gori e’ una casa di vetro, non vi e’ alcun aspetto opaco e, nell’ottica della razionalizzazione dei costi, abbiamo fatto una rivoluzione organizzativa e di modernizzazione”. L’amministratore delegato Cosentino ha spiegato che la situazione debitoria è dovuta al disallineamento tra il piano d’ambito e l’evoluzione delle tariffe regionali, tanto che è stato siglato un accordo per allineamento. Le tariffe, ha sottolineato Cosentino, sono state ridotte dalla delibera 338, e, quindi, si è ridotto anche il debito di Gori nei confronti della Regione Campania”. “Più volte ho denunciato la situazione debitoria, l’incapacità di far fronte alla manutenzione delle reti, i continui disservizi e i costi folli a carico dei cittadini utenti – ha sottolineato la consigliera Flora Beneduce, consigliere regionale di FI – per la quale “la tenuta dei conti della Gori non è un affare interno alla società perché sono poi i cittadini a tappare i buchi di bilancio con i rincari sulle bollette a fronte dei quali ricevono solo disservizi e inadempienze”. Infine il consigliere Pasquale Sommese che ha evidenziato la necessità di “procedere all’analisi della situazione economica di Gori e delle diverse problematiche in maniera selettiva e ordinata al fine di contribuire in modo costruttivo all’ unico importante scopo di garantire un buon servizio ai cittadini in merito al bene primario dell’acqua”.