“Con un apposito accordo, sottoscritto tra Regione Campania, Ente d’Ambito Sarnese-Vesuviano, Gori Spa e AcquaCampania, ha preso il via un piano di ripianamento del debito vantato da Palazzo Santa Lucia dal gestore unico dell’Ato pari inizialmente a circa 283 milioni di euro.” Lo comunica l’assessore all’Ambiente e Ciclo integrato delle acque di Palazzo Santa Lucia Giovanni Romano.

 

“Si tratta – ha spiegato Romano – di una conciliazione che pone fine ad un contenzioso decennale che aveva causato una enorme mole debitoria per la Gori, maturata nei confronti della Regione a partire dal 2002, per il mancato pagamento degli oneri relativi alla fornitura di acqua all’ingrosso dagli acquedotti regionali e ai servizi di collettamento e depurazione delle acque reflue negli impianti di depurazione comprensoriali. Il debito sarà saldato dalla Gori attraverso una rateizzazione ventennale.

“A fronte dell’abbandono di tutti i giudizi pendenti, dell’accettazione delle tariffe, e a fronte di un effettivo pagamento delle somme dovute già dal mese di settembre, si è proceduto ad una rideterminazione del debito a norma di legge. La cifra che la Gori dovrà corrispondere è pari a 220 milioni di euro. La cifra risparmiata andrà a beneficio dei cittadini, ai quali verranno addebitati meno oneri in bolletta. Un risultato storico che permette alla Regione – ha concluso Romano – di acquisire risorse importanti da reinvestire proprio in interventi strutturali, ossia per la realizzazione di beni collettivi.”

 

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