NAPOLI – L’assessore regionale all’ambiente, Giovanni Romano, invece di alimentare inutili polemiche con gli enti locali dovrebbe preoccuparsi di dare risposte efficaci ai problemi del governo delle acque e della depurazione in Campania rispetto ai quali la Regione continua a essere inadempiente, a dichiararlo e Domenico Tuccillo, vicesegretario regionale del Pd Campania. “Abbiamo ascoltato ancora una volta, inoltre, l’eterno ritornello che è tutta colpa della passata amministrazione regionale.
Vorremmo chiedere a Romano – incalza Tuccillo – se anche la mancata approvazione da parte della Regione della legge sul ciclo integrato delle acque (per la quale è stata presentata una proposta del Pd) prevista entro il 30 di giugno di quest’anno debba essere attribuita alla responsabilità di Bassolino e non a chi governa ormai da due anni”. “Per quel che riguarda gli impianti – continua Tuccillo – prendiamo atto che, grazie al governo Monti, si sono sbloccate risorse Cipe per evitare procedure d’infrazione europea sui depuratori di Napoli Est e dell’isola d’Ischia ma senza la contemporanea costruzione dei collettori, i cui progetti sono pronti e approvati da anni ma non vengono finanziati dalla Regione. In questo modo a cosa serviranno gli impianti? Per depurare l’acqua del mare invece che quella della rete fognaria?, spiega. Per quel che riguarda infine i Grandi progetti europei sventolati in ogni circostanza dal presidente Caldoro ma ancora tutti fermi al palo – aggiunge Tuccillo – si è sicuri di rispettare l’impegno di pubblicare entro agosto le gare d’appalto per ammodernare i grandi depuratori già esistenti ma inadeguati a svolgere le loro funzioni? Per evitare il perpetuarsi di uno scempio ambientale come quello a cui stiamo assistendo in questi giorni? Vorremmo tanto che l’assessore Romano fosse così pronto e loquace nel rispondere su questo punto come lo è stato nel richiamare i Comuni alle loro responsabilità. In modo da rassicurare noi e soprattutto i cittadini campani che la Regione sta lavorando nella direzione giusta e non per incorrere in nuove infrazioni europee” conclude Tuccillo.