NAPOLI – Ora capisco perché il presidente Paolo Romano ha bisogno di un consulente da 150.000 euro annui: gli mancano delle basilari nozioni giuridiche”. Lo dichiara Carlo Aveta, consigliere regionale e segretario regionale de La Destra, in merito all’intervista rilasciata da Romano al Corriere dell’Irpinia, sulle polemiche per la soppressione della norma anti-parentopoli dal testo Campania Zero, in via di approvazione al prossimo Consiglio Regionale.
“Con la mia proposta di legge n.227 – continua Aveta – si renderebbero più circoscritti i requisiti di incompatibilità perché non si potrebbero più affidare incarichi ai consiglieri ed assessori regionali, nonché ai loro coniugi o parenti entro il quarto grado di parentela in linea retta o collaterale; mentre il testo che arriverà in aula limita l’incompatibilità solo ai coniugi o ai parenti in linea ascendente o discendente, escludendo la linea collaterale. Spero che quella del presidente Romano – afferma Aveta – sia solo ignoranza perché, per il ruolo istituzionale che riveste, dovrebbe essere più attento a non travisare la realtà. Presenterò in aula un emendamento per ripristinare le incompatibilità previste dalla proposta di legge n.227” conclude l’esponente del partito di Storace.