NAPOLI – ”Sono stata bersaglio di attacchi feroci e indiscriminati da parte di coloro che fanno ancora parte della vecchia politica, di quella pregressa classe dirigente apertamente schierata o infiltrata tra le nostre fila, che i napoletani chiesero nel 2011 a Luigi de Magistris di spazzare via con la Rivoluzione arancione. Io mi sento ancora una militante arancione di questa giunta”. Così l’assessore allo Sport Giuseppina Tommasielli replica agli attacchi delle forze politiche .

”So – ha aggiunto Tommasielli – di essere un personaggio scomodo perché ho detto no al compromesso”. L’assessore ha ricordato il suo impegno in questi due anni di amministrazione in cui ha detto ”no alla privatizzazione delle politiche sociali”; ”no agli accordi sottobanco tra alcuni sindacati fatti sulla pelle dei lavoratori”; l’impegno per l’ippodromo di Agnano ”liberato da una gestione affaristica”; la pretesa di gare pubbliche in tutti i settori di propria competenza; ”la creazione dell’Osservatorio comunale sulle malattie tumorali; ”la chiarezza” nei rapporti tra Comune e società Calcio Napoli. ”Sono tifosa del Napoli – ha affermato Tommasielli – ma la società deve rispettare gli impegni presi e pagare al Comune quanto dovuto”. L’assessore ha sottolineato che con i soldi che l’amministrazione attende dal Calcio Napoli si potrebbero ”offrire servizi, ristrutturare campetti di periferia e togliere i bambini dalla strada”. Attività che, secondo Tommasielli, potrebbero aver ”turbato i poteri forti, incrinati gli interessi della criminalità ”. ”Sono convinta – ha concluso – di essere dalla parte giusta, non dalla parte della putrida politica, dei predatori di soldi pubblici, dei corruttori e continuerò a lottare per i cittadini con la forza della rettitudine morale, la testa alta e mani operose e pulite”.

 

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