La mossa del senatore Giuliano di candidare a sindaco Mariano d’Amore ha sparigliato le carte e scombussolato gli schieramenti che andavano delineandosi. In particolare nella serata di ieri non è arrivato il via libera all’accordo con il centrosinistra dall’assemblea di Noi Aversani. L’assemblea è stata particolarmente lacerante ed ha portato il gruppo a propendere per l’indicazione di una rosa di nomi da candidare a sindaco per correre con un polo autonomo insieme alla lista A Testa Alta e Ncd. 4 i nomi per il momento sul tavolo come potenziali candidati alla carica di primo cittadino tra cui Stefano Di Grazia e Ninì Migliaccio. A remare contro l’alleanza con Villano sono scesi in campo pezzi grossi del centrodestra regionale. Ci sarebbe stato, infatti, l’intervento sia di Stefano Caldoro che di Gianpiero Zinzi, quest’ultimo interessato a costruire un ponte con la coalizione che appoggia Enrico De Cristofaro. Tra i retroscena  sull’incontro di ieri il veto alla partecipazione di Capasso all’incontro che per molti esponenti di “Noi Aversani” avendo fondato il suo movimento “A Testa alta” non aveva titolo a partecipare alla riunione. Resta sempre alla finestra Peppe Stabile che però nelle ultime ore pare essersi avvicinato e ad un passo dall’accordo con Mariano d’Amore.

 

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