NAPOLI – «A seguito del lavoro svolto nel corso di questi mesi da questa commissione con l’amministrazione comunale di Poggiomarino e degli altri comuni coinvolti, finalmente si avvia a concreta risoluzione l’annosa questione delle vasche Pianillo e Fornillo,
le cui esondazioni ancora rendono drammatiche le condizioni igienico sanitarie e di vivibilità di quest’area» lo afferma il Presidente della Commissione Regionale per le bonifiche Antonio Amato che questa mattina, al municipio di Poggiomarino, con il sindaco e il vicesindaco del comune e i rappresentanti delle amministrazioni di Striano e San Giuseppe Vesuviano, insieme ai responsabili di ARCADIS cui spetta di completare i lavori iniziati dalla precedente struttura commissariale, ha partecipato al tavolo tecnico promosso per seguire e monitorare l’iter dei lavori che dovrebbero portare, entro il 2014, allo svuotamento delle vasche e alla rifunzionalizzazione dell’intera rete di raccolta delle acque «Quello di stamane è stato un primo momento importante anche per la fattiva partecipazione di associazioni e cittadini. Le prime opere, come il completamento dell’impianto di raccolta fanghi a San Giuseppe sono state già collaudate. Altre sono da ultimare entro settembre, e tra queste: l’impianto di sollevamento di Striano, il collettamento della rete fognaria di Striano e parte di quella di Poggiomarino, l’attraversamento inferiore dell’acquedotto campano a Striano e Poggiomarino, il deviatore di Terzigno. Restano da definire alcuni contenziosi nati con delle ditte e il ripristino di assi viari ancora chiusi a causa dei lavori non ultimati. Inoltre, con i sindaci di Poggiomarino e Striano chiederemo alla Provincia che ancora temporeggia di dare l’ok definitivo per far partire anche i lavori del collettore di via Ceraso. Subito dopo l’estate, si potrà avere l’allacciatura delle fognature comunali di San Giuseppe Vesuviano e Terzigno che oggi continuano a far affluire i propri reflui alle vasche Fornillo e Pianillo. Quindi si potrà avviare lo svuotamento delle stesse attraverso la rete di collettori, caratterizzare e quindi rimuove i sedimenti. Secondo questo cronoprogramma» dice Amato «per completare lo svuotamento delle vasche, a partire da settembre, saranno necessari nove mesi. Saranno ancora mesi di sacrifici, ma devono essere gli ultimi. Per questo seguiteremo a monitorare e controllare l’intero iter attraverso questo tavolo tecnico. Purtroppo» conclude il Presidente della commissione regionale «anche lo svuotamento delle vasche non rappresenta una soluzione definitiva per gli abitanti di questi comuni, innanzitutto di Poggiomarino. Sono necessari altri interventi strutturali e infrastrutturali. La giunta regionale ha assunto in meriti impegni che ora è chiamata a mantenere».