NAPOLI – La Commissione di Vigilanza sugli atti della Bagnolifutura, presieduta dal consigliere anziano Marco Nonno, si è riunita per le elezioni del Presidente di Commissione e per l’audizione dei vertici di Bagnolifutura, presenti il Presidente Omero Ambrogi, il Vicepresidente Massimiliano Di Gioia e il Direttore Generale Tommaso Antonucci. Rinviato il primo ordine del giorno, la Commissione ha direttamente iniziato l’incontro con i vertici della società per valutare, come ha introdotto il consigliere anziano Nonno, la situazione alla luce della recente approvazione in Consiglio comunale della delibera su Bagnolifutura.
Prima di passare la parola al Presidente della Società di Trasformazione Urbana Ambrogi, il consigliere Lebro, dopo aver manifestato il disagio del suo Gruppo (UDC) per l’atteggiamento della maggioranza che impedisce l’elezione del Presidente della Commissione di Vigilanza, ha chiesto al Presidente di anticipare la risposta del Cda alla richiesta, da lui stesso inoltrata, sulla possibilità di una riapertura dei termini delle manifestazioni d’interesse sui suoli, in considerazione del nuovo clima determinatosi con la ripatrimonializzazione della società. Su quest’ultima questione il Presidente Ambrogi ha annunciato che sarà fatto un approfondimento dal punto di vista tecnico-legale, ma va in ogni caso considerato che, pur nel momento di crisi determinato dall’incertezza sul futuro della società, si è raggiunto un buon risultato con la presentazione di ben 12 manifestazioni d’interesse sui 4 lotti interessati. Il Cda valuterà a breve se la delibera approvata, così come era nelle intenzioni, potrà essere messa a fondamento del bilancio che la società si appresta a definire. Il Presidente Ambrogi ha proseguito dicendo che Bagnolifutura è un organismo vitale che, grazie alle professionalità su cui può contare e alla dedizione dei suoi dipendenti, si appresta a raccogliere i frutti del lavoro svolto in questi mesi. In conclusione, anche in risposta ai quesiti sulla produttività della società, il Presidente ha puntualizzato che questa va valutata in relazione alle finalità della Società di Trasformazione Urbana che non sono speculative ma di fornitura di strutture e servizi alla città.
Diversi i giudizi e le domande che i consiglieri intervenuti hanno posto ai rappresentanti della società: la ripatrimonializzazione, cosi come votata in Consiglio, non è sufficiente a salvare una società che rimane fallimentare dal punto di vista delle realizzazioni e dei tempi (Moretto); scarsità dei risultati raggiunti a fronte di un impegno economico ingente (Nonno); necessità, superando i vincoli politico-ideologici con cui si è trattata la società in passato, di individuare una nuova mission per Bagnolifutura che ne faccia, anche attraverso un collegamento con altre partecipate, il motore per lo sviluppo dell’intera area occidentale, prospettiva per la quale la delibera approvata è insufficiente (Antonio Borriello); dubbi, viste le clausole introdotte con gli emendamenti alla delibera, che si tratti di una reale ripatrimonializzazione e necessità di riconsiderare i mezzi di finanziamento ed anche i canoni di concessione che la Bagnolifutura incassa non corrispondenti al valore delle opere (Palmieri); utilità e, oltre al piano della vigilanza, di attivare una interlocuzione tra la Commissione e la Società a partire dalla verifica del Piano Urbanistico Attuativo (Caiazzo); necessità di mantenere l’originaria impostazione per la trasformazione di Bagnoli, impedendo cementificazioni selvagge e privatizzazioni (Schiano); opportunità di una preventiva valutazione sulle migliori procedure da adottare per la vendita dei lotti per garantirne una migliore redditività (Troncone).
Un quadro generale delle operazioni in corso e delle realizzazioni effettuate dalla società nell’ultimo anno è stato fornito dal Direttore Generale Antonucci. Con le realizzazioni fatte o in fase di completamento (raccolta di due manifestazioni d’interesse per la gestione del Turtle Point, acquisizione del permesso per la costruzione del Polo Tecnologico Ambientale –un cantiere da 35 milioni di euro, – attivato un finanziamento europeo per la ristrutturazione della Piazza Archeologica davanti al Parco dello Sport), grazie alla delibera approvata la società ha potuto riprendere i rapporti con le banche e con i creditori, il che consentirà entro dicembre di rimettere in sesto la società. A quel punto sarà necessario passare ad una fase nuova che preveda per la BF non solo una mission di valorizzazione, ma anche una di sviluppo, le cui linee dovranno essere definite dal Comune. Su due punti Antonucci ha richiamato l’attenzione della Commissione, cioè sul fatto che, anche su sollecitazione della stessa, sono online tutti i dati relativi alle bonifiche e alle opere realizzate, e sul lavoro di risanamento portato avanti dal Cda che ha ridotto le consulenze (con una spesa che è passata da 231mila euro a 31mila), chiuso le collaborazioni a progetto e complessivamente ridotto i costi di gestione.