“Leggere dell’ultimo provvedimento di confisca di beni a carico degli imprenditori Mastrominico e di storie quotidiane di abbandono e mancato recupero di numerosi beni confiscati presenti in Campania rilancia l’attualità del tema e rende urgente e non più rinviabile l’approvazione della nuova legge regionale sui beni confiscati”. E’ quanto affermano il presidente, il vice presidente e il segretario della Commissione speciale Anticamorra e beni confiscati Carmine Mocerino (Caldoro presidente), Enza Amato (Pd) e Vincenzo Viglione (M5S), che sottolineano: “in questi mesi abbiamo raccolto dati, informazioni e notizie da fonti dirette anche con numerosi sopralluoghi per lavorare in modo esauriente alla scrittura della proposta di legge di revisione dell’attuale norma sull’utilizzo dei beni confiscati, una proposta ampiamente condivisa da maggioranza e opposizione e per la quale attendiamo l’avvio dell’iter legislativo”. “E’ stato un lavoro corale e generoso da parte di tutte le forze politiche presenti in Commissione, partito dalla consapevolezza che, spesso, lo stato di degrado e di abbandono in cui precipitano gli immobili confiscati ai clan trova tra le cause principali le lungaggini e le pastoie burocratiche piuttosto che la difficile reperibilità dei fondi messi a disposizione sia per il recupero che per il funzionamento delle attività ospitate negli stessi” – continuano i componenti dell’ufficio di presidenza della Commissione che concludono: “la nostra regione non può più permettersi di perdere tempo e la politica deve fornire risposte e risolvere i problemi, soprattutto quando nel panorama del contrasto alla criminalità organizzata si ha a disposizione una grande opportunità, che è la messa a sistema dei beni confiscati e con essi della costruzione di quella grande rete di economia sociale e sana di cui ha bisogno la nostra regione”

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