NAPOLI – La manovra di bilancio di previsione 2012 è stata illustrata in Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, dall’assessore Riccardo Realfonzo. La manovra, ha spiegato l’assessore, si basa essenzialmente sull’utilizzo delle leve fiscali (Imu, addizionale Irpef, tassa di soggiorno) e su un piano triennale di investimenti senza ricorrere ad ulteriore indebitamento.
In merito all’Imu, per la prima casa l’aliquota viene fissata al 5×1000, per le seconde ed ulteriori case, l’aliquota è fissata al livello massimo consentito, pari al 10,6×1000 così come stabilito nelle altre città metropolitana italiane. Per quanto riguarda la prima casa, l’aliquota viene compensata da un sistema di detrazioni – 200 euro a famiglia e 50 euro per ogni figlio di età inferiore ai 26 anni, per un massimo di quattro – così da comportare un azzeramento dell’imposta per le case popolari e ultrapopolari e un aumento contenuto per le abitazioni di categoria media (A3). Realfonzo ha precisato che si tratta di misure in linea con la media delle altre grandi città italiane e che la pressione fiscale sulla prima casa è sul medesimo livello dell’anno 2007. Per quanto riguarda l’addizionale Irpef, si tratta di una manovra redistributiva che prevede l’esenzione totale per i redditi fino a 10.000 euro, mentre per i redditi più alti l’addizionale varia dal 5×1000 all’8×1000 con l’obiettivo di tutelare le fasce più deboli, senza compromettere la redditività dell’intervento. Anche a Napoli, ha annunciato Realfonzo, sarà poi introdotta la tassa di soggiorno, che prevede un contributo giornaliero per persona a partire da un euro per le strutture alberghiere di categoria “2 stelle”, fino a 4 euro per la categoria “5 stelle”. La tassa fornirà, secondo le prime stime, entrate pari a 2 milioni di euro, che aumenteranno progressivamente in funzione delle previsioni di crescita del flusso di turisti. Inoltre – ha spiegato Realfonzo – conferma dell’idea della Tarsu sociale, con agevolazioni per i cittadini che vivono condizioni di disagio economico e della Tarsu anticriminalità, consistente in una riduzione del 50% per le associazioni no-profit che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata. Non saranno ridotti, inoltre, i servizi a domanda individuale, mentre sarà rafforzata la lotta all’evasione con controlli accurati sulle dichiarazioni Isee. La spesa corrente, ha sottolineato l’assessore, si riduce rispetto all’anno scorso, mentre il piano di investimenti prevede una spesa di circa 100 milioni di euro, finanziata con la ricognizione dei “mutui dormienti” (circa 57 milioni euro), la vendita di alcune società partecipate, quali Stoà Napoli e Gesac, per oltre 20 milioni di euro e con gli introiti derivanti dalla vendita del patrimonio immobiliare. Il piano di investimenti sarà indirizzato alla manutenzione straordinaria delle strade, dei parcheggi e degli impianti sportivi, alle scuole, al trasporto pubblico, all’aumento del capitale di alcune partecipate e ai progetti individuati dalle Municipalità. Grazie ad un’azione di controllo della spesa e alla lotta agli sprechi, saranno destinate risorse alla manutenzione ordinaria delle strade, alla cultura, ai servizi sociali e all’ambiente. E’ previsto, inoltre, lo stanziamento di circa un milione di euro per lo scorrimento delle graduatorie degli idonei all’ultimo concorso. Il numero dei nuovi assunti dipenderà dalla più complessa riorganizzazione della macchina comunale. Altre iniziative importanti riguardano la liquidazione della Elpis; la nascita di un’azienda unica della mobilità, entro fine anno, che accorpi Metronapoli, Anm e Napolipark; l’ipotesi di una fusione tra Napoli Servizi e Napoli Sociale e l’aumento di capitale e rilancio per Bagnoli Futura e il Caan; il riconoscimento di nuove risorse alle aziende di trasporto, all’Asia per lo spazzamento e alla Napoli Servizi, al Consorzio San Giovanni da trasferire all’Arin. I consiglieri intervenuti – Lebro, Santoro, Varriale, Vernetti, Fellico, Moxedano, Palmieri, Antonio Borriello, Schiano, Grimaldi e Fucito – hanno posto numerose questioni all’assessore, soprattutto in relazione all’aspetto dell’aliquota dell’Imu per la prima casa, all’introduzione della tassa di soggiorno, al piano di dismissione e accorpamento delle partecipate, in particolare la Gesac, alle entrate derivanti dalla vendita del patrimonio immobiliare, allo scorrimento delle graduatorie degli idonei, alla gestione della Tarsu. Realfonzo ha infine chiarito che la delibera di G.C. 388/2012, che di fatto sospende l’iter di approvazione del rendiconto 2011 in attesa di alcuni approfondimenti straordinari da operare d’intesa con i revisori dei conti, è stata adottata in relazione alle ulteriori osservazioni mosse dalla Corte dei Conti sul consuntivo 2010 ed il previsionale 2011 già oggetto di rilievi effettuati nell’aprile dello scorso anno. Ulteriori approfondimenti sui crediti di dubbia esigibilità saranno quindi svolti tenendo conto anche delle osservazioni poste dai giudici contabili.