NAPOLI – La Commissione Bilancio, presieduta da Elpidio Capasso, ha discusso oggi, con l’assessore Salvatore Palma, delle 8 delibere di accompagnamento alla delibera sul Bilancio di Previsione 2013 e pluriennale 2013-2015, in particolare relative all’area dei tributi e delle tariffe dei servizi.
Sono delibere, ha precisato l’assessore Palma, propedeutiche al bilancio vero e proprio, che l’amministrazione propone di approvare in via prioritaria e, questo, soprattutto per rimediare alla situazione di incertezza dello scenario nazionale riguardo all’IMU e, più in generale, all’intero comparto della fiscalità locale. L’incertezza, ha proseguito l’assessore, ha avuto come prima conseguenza che la quasi totalità dei Comuni non abbia approvato neanche in Giunta lo schema di delibera di bilancio. Riferendo delle riunioni svoltesi a Roma nella giornata di ieri, l’assessore Palma ha comunicato dell’orientamento emerso in sede ANCI di chiedere una ulteriore proroga (a novembre) per l’approvazione dei previsionali – posizione che l’amministrazione di Napoli non condivide – e della garanzia espressa dal Governo che l’eventuale decremento di entrate per i Comuni a seguito dell’abolizione e/o riduzione dell’IMU (in particolare per quelli, come Napoli e Catania, in predissesto, quindi obbligati ad applicare le aliquote massime per le imposte) saranno da questo rimborsati della perdita che si verificherà. L’assessore Palma, premesso che il bilancio è influenzato dall’adesione al decreto 174 e dal fatto che le leve fiscali sono allo stato “poche e incerte”, ha esposto in dettaglio il contenuto delle delibere proposte.
Sull’Irpef, l’aliquota passa dallo 0,6% allo 0,8% ma, contrariamente a quanto fatto da altri grandi Comuni, il Comune di Napoli alza la soglia di esenzione da 10mila euro a 18mila. Sull’IMU, il predissesto obbliga all’aumento delle aliquote dal 5 al 6xmille per la prima casa e dal 7.6xmille al 10.6xmille per gli altri immobili; il Comune intende attenuare la durezza di questi aumenti prevedendo tariffe agevolate per coloro che aderiscono ai contratti a canoni concordati (8xmille) e per le giovani coppie (6xmille). Sull’imposta di soggiorno, grazie al protocollo di intesa con la categoria degli albergatori e alle maggiori entrate rispetto a quelle previste, il Comune ha previsto un aumento di 1 euro solo per gli alberghi a 5 stelle lusso, mentre quelli di categoria inferiore vedranno una riduzione di 50 centesimi (con la possibilità per gli alberghi di trattenere il 3% del riscosso per le spese); in generale, il 30% di quanto incassato dal Comune sarà destinato al comparto turismo. Sulla delibera per la determinazione delle tariffe per i servizi a domanda individuale, il Comune si attesterà su una copertura del 36,23%, la percentuale minima prevista dalla normativa, riducendo al minimo gli aumenti delle tariffe, mentre per la refezione scolastica è prevista l’abolizione della fascia di totale esenzione e il mantenimento delle tariffe attuali. La delibera sui proventi dalla riscossione delle contravvenzioni stradali prevede la destinazione del 50% a interventi sulla sicurezza stradale e sulla segnaletica. Punto più critico del pacchetto di delibere propedeutiche al bilancio sono le tre delibere (Regolamento, Piano Economico Finanziario del gestore e Tariffe) sulla Tares, la tassa su rifiuti e servizi che sostituirà la Tarsu e che introduce una metodologia diversa nel calcolo che viene legato alla quantità di rifiuti prodotti. Le tariffe aumenteranno, rispetto alla Tarsu, per effetto della normativa nazionale: il Comune, non potendo intervenire sulle percentuali fisse, ha scelto di adottare tra le variabili previste quelle meno onerose e di ridurre automaticamente del 20% la quadratura degli immobili; sono inoltre previste una serie di agevolazioni per le fasce deboli e alcune misure innovative, come la riduzione della tassa del 30% per chi adotterà il compostaggio domestico e del 50% per le associazioni che gestiscono beni confiscati alla criminalità organizzata.
I consiglieri intervenuti hanno chiesto di acquisire al più presto in formato elettronico le proposte di delibera (Santoro, Palmieri e Beatrice) e, in alcuni interventi, sottolineato: la non condivisione del metodo di approvazione della manovra di bilancio in due tempi – auspicabile, invece, una proroga dei termini per ottenere dal Governo un alleggerimento della tassazione – e, in merito alla Tares, il rischio di ricacciare nell’illegalità fasce ampie di cittadini in forte disagio sociale mentre il Comune dovrebbe introdurre vincoli per favorire la crescita e incrementare la coesione sociale (Antonio Borriello); le necessità di integrare la documentazione fornita ai consiglieri, di aggiornare la riunione per un approfondimento e di rimediare all’anomalia costituita dalla mancanza del Contratto di Servizio con Asia (Iannello); la proposta di misure di ulteriore risparmio sui costi dell’Asia (per manutenzione, consumi e acquisti) che potrebbero consentire al Comune maggiori entrate per 4 o 5 milioni (Formisano).
Il presidente Capasso ha chiuso la riunione preannunciando, prima della seduta consiliare, un ulteriore momento di discussione sulla delibera di Bilancio e, nella stessa sede, di approfondimento delle delibere collegate.