Pompei e Bagnoli, ”priorità individuate dallo stesso presidente del Consiglio” possono trovare spazio ”e soluzione all’interno dello Sblocca Italia. Stefano Caldoro, presidente della Regione Campania, chiede al Governo Renzi ”qualcosa di più” per i due siti di Pompei e Bagnoli: inserire nello Sblocca Italia la possibilità di avviare ”processi complessi di trasformazione urbana, individuando grandi soggetti attuatori”. E’ Renzi, dice Caldoro, che ”ha posto queste due priorità, senza trovare soluzioni”. ”Una delle soluzioni che si può trovare è quella dello Sblocca Italia – ha spiegato – cioè il provvedimento che dovrebbe andare in Consiglio dei ministri questa settimana nel quale finalmente troviamo degli strumenti che ci permettano di spendere velocemente con le idee chiare”. Soprattutto si eviterebbe di lasciare le cose così come stanno ”per troppi anni, come abbiamo visto a Bagnoli dove in vent’anni la situazione è cambiata di pochissimo, oppure sulla grandissima scommessa delle aree attorno il sito archeologico di Pompei e di Ercolano”. Ben venga lo Sblocca Italia che contiene, ha ricordato Caldoro, quelle misure di accelerazione e semplificazione che ”sono la nostra richiesta da sempre”. Accanto a queste, però, ”si deve cogliere l’occasione” offerta dal provvedimento e puntare su Bagnoli e Pompei, sull’extra-moenia perché il problema si annida nel fallimento delle società di trasformazione urbana. ”Sono due grandi questioni – ha affermato – per le quali il Governo può darci delle norme nazionali che permettano di avere anche per le trasformazioni urbane, come l’extramoenia di Pompei, soggetti attuatori forti, delle procedure accelerate, e finalmente potremmo risolvere di Bagnoli e di Pompei”. Caldoro ha ribadito di ”aver raccolto quello che il presidente del Consiglio ha detto l’ultima volta che è venuto a Napoli” e cioè le questioni Pompei e Bagnoli, ”ma è evidente che noi abbiamo tantissimi problemi”. ”Il fatto che Renzi abbia accennato a due problemi non vuol dire che non bisogna far valer gli altri – ha concluso – bisogna anzi trovare gli strumenti per queste prime due priorità per poi farne un punto di riferimento per gli altri”.

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