Definita la nuova governance della Scabec spa, Società Campana per i Beni Culturali. La Regione, socio di maggioranza, ha ritenuto di proporre, come Presidente, la Consigliera al Turismo e Beni Culturali Patrizia Boldoni. Una nomina, si legge in una nota, in coerenza con gli obiettivi dell’amministrazione regionale, che conferma la volontà di far in modo che il settore dei Beni Culturali diventi sempre più un asset determinante del panorama regionale. Patrizia Boldoni ha accettato il nuovo incarico e, prosegue la nota, “nel ringraziare il Presidente De Luca per la fiducia accordatale, ha rinunciato al compenso previsto dallo statuto”. “Sono convinta – ha dichiarato – di poter svolgere un lavoro proficuo, così come è nelle attese dell’Ente che rappresento”. “Voglio ringraziare il presidente uscente e la governance di SCABEC per lo straordinario lavoro svolto. Durante la Presidenza di Maurizio Di Stefano, professionista (ingegnere e architetto) di conclamata fama internazionale nel settore dei beni culturali, consulente UNESCO, la società ha raggiunto obiettivi di grande rilievo”. Lo afferma in una nota Stefano Caldoro, ex presidente della Regione Campania e capo della Opposizione di centrodestra in Consiglio regionale. “Il Commissario Gerli – ha aggiunto – ha avuto modo di affermare che SCABEC S.p.A. rappresenta l’esempio di struttura societaria che ‘gestisce in modo manageriale e produttivo le molte risorse culturali e archeologiche della Campania e i bilanci dal 2012 al 2014 registrano un avanzo”. “Pertanto – ha continuato Caldoro – nonostante gli ottimi risultati conseguiti da un tecnico, un professore, di grande esperienza soprattutto nel settore gestione del patrimonio pubblico, quale Maurizio Di Stefano, da domani saranno figure estranee al mondo delle istituzioni dell’accademia e certamente del patrimonio dei beni culturali a guidare la società”. “Speriamo in altrettanti successi. Sono colpito – ha concluso Caldoro – dal fatto che la giunta regionale non abbia dato indirizzo e compiti ai nuovi amministratori se non la nomina stessa e il compenso cosi come manca ogni strategia sulla nuova natura giuridica di Scabec”.