Il presidente della Commissione Trasparenza Valeria Ciarambino (M5S) risponde con una nota ai consiglieri regionali, Bruna Fiola (Pd) e Luciano Passariello (FdI-An), rispettivamente vicepresidente e segretario della stessa Commissione, rispetto alle polemiche sulle modalità con cui è stata fissata l’audizione inerente ai procedimenti e agli impegni di spesa connessi all’iniziativa Press Tour all’Expo. “Mi ha molto stupito la polemica sollevata dai miei colleghi di commissione – ha detto Ciarambino – Si trattava di un’iniziativa che richiedeva tempestività, data l’attualità della vicenda. Li avevo avvisati anticipatamente della convocazione della Commissione e nella consueta disponibilità ho provato pure ad andare incontro alle loro richieste e a cambiare giorno dell’audizione, ma purtroppo il presidente dell’Ordine dei giornalisti e il segretario del sindacato di categoria, che poi sono stati gli unici a intervenire, non potevano posticipare la loro presenza in Commissione” “Riguardo poi alla nota con cui ho segnalato al Presidente del Consiglio la scarsissima sensibilità istituzionale mostrata da De Luca nei riguardi della Commissione, non consentendo di approfondire la vicenda della stampa portata a Expo con soldi pubblici e creando di fatto impedimento ai lavori, voglio ricordare ai colleghi – continua Ciarambino – che nel ruolo di presidente della Commissione Trasparenza ho agito nell’interesse della stessa Commissione e a tutela del suo ruolo istituzionale. Se il presidente della Giunta De Luca dovesse proseguire con il suo atteggiamento di ostracismo la Commissione sarebbe fortemente impedita e ostacolata nell’adempimento del suo ruolo di garanzia e controllo sancito da Statuto e Regolamento: non credo che il vicepresidente e il segretario della Commissione vogliano questo, anzi mi sarei aspettata il massimo sostegno”. “Per il resto ci tengo a precisare che con il vicepresidente Bruna Fiola e il segretario Luciano Passariello abbiamo condiviso ogni iniziativa della Commissione Trasparenza e lavorato in sinergia e così intendo continuare a fare – sottolinea Ciarambino – fermo restando, sia chiaro, il rispetto delle prerogative del presidente della Commissione, che ha il preciso compito di definire le priorità e mettere in atto tutte le iniziative a tutela del ruolo istituzionale della Commissione. A tal proposito – conclude Ciarambino – non credo di aver abusato del mio ruolo di presidente, anzi ho difeso l’importante funzione sociale della Commissione, chiamata a controllare la trasparenza di ogni atto amministrativo e il corretto utilizzo di tutti i fondi pubblici nell’interesse dei cittadini”.