Tagli alle indennità dei consiglieri, stop a benefit come i telefoni cellulari e il telepass, riduzione dei fondi alla comunicazione, stop delle consulenze, tagli alle spese di rappresentanza, riduzione dei fondi per i gruppi consiliari. Il Consiglio regionale della Campania ha operato una sforbiciata sui costi della politica arrivando anche ad approvare una modifica dello Statuto, la riduzione dei consiglieri da eleggere, a partire dalla prossima legislatura, da 61 a 51.

Nel 2010 il Consiglio aveva un bilancio di 87 milioni di euro, arrivato oggi a 57 milioni. Le indennità dei consiglieri sono passate dai 12milioni e 600mila euro del 2010 ai 9milioni e 80mila euro del 2013. La voce fondi dei gruppi, incluso il personale, ha visto una riduzione da 4milioni e 604mila euro del 2010 a 2milioni e 600mila euro del 2013. Attraverso una serie di leggi volte alla riduzione dei costi, la Campania aveva già ridotto i costi del 20% prima del decreto 174 sui costi della politica. Le spese di rappresentanza sono passate 120mila euro del 2010 a 28mila euro del 2013. La riduzione della dotazione organica è passata dalle precedenti 400 unità (di cui 39 dirigenti e 361 del comparto) alle attuali 295 (19 dirigenti e 276 comparto) che ha determinato un taglio di spesa di circa 6 milioni di euro

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