Il sindaco di Capri (Napoli) dice “no” alle vetrine antiestetiche e oscurate e dichiara guerra ai commercianti e agli esercenti pubblici che lasceranno, durante il periodo invernale di chiusura della propria attività, le vetrate e gli ingressi coperti da cartoni e vernici. Previste multe salate, fino a 500 euro, per i titolari dei negozi, dei bar e dei ristoranti che trasgrediranno all’ordinanza. Mantenere alto il decoro e l’immagine anche durante la bassa stagione turistica: questo l’obiettivo del sindaco di Capri, Gianni De Martino, firmatario dell’ordinanza numero 192 con la quale vieta, su tutto il territorio comunale, “di apporre elementi di qualsiasi tipologia e genere, tra cui carte, vernici e pannelli, per l’oscuramento di vetrine e ingressi, di attività commerciali ed esercizi pubblici, durante la chiusura invernale”. Un’ordinanza simile era già in vigore ed era stata emanata dal precedente sindaco Ciro Lembo, ma, come scrive l’attuale sindaco nell’ordinanza stessa, il precedente dispositivo “non è risultato sufficiente a garantire un’adeguata disciplina delle condizioni e dell’aspetto esterni delle vetrine e degli ingressi di attività commerciali ed esercizi pubblici”. Di qui la decisione di aggiornare il provvedimento. Il ricorso all’utilizzo delle innovative vetrofanie retro illuminate, si legge nell’ordinanza, è subordinato all’autorizzazione dei competenti uffici. Inoltre l’uso di elementi oscuranti è consentito esclusivamente in occasione di lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria e di chiusura per inventario. In questi casi, però, bisognerà d’ora in avanti comunicare, preventivamente, anche la durata che, con riferimento ai lavori di ordinaria manutenzione, non dovrà essere superiore ai 45 giorni, mentre per le chiusure per inventario non dovrà superare i 30 giorni, con espressa indicazione della data di inizio e termine. Le vetrinette dovranno restare illuminate almeno fino alle 21. “Rigorosi e puntuali – annuncia il sindaco – saranno i controlli da parte della Polizia Municipale per il rispetto dell’ordinanza”.