Il decreto sulla “Terra dei Fuochi” , approvato al Senato, in via definitiva, il 5 Febbraio, ha previsto anche dei fondi per degli screening sanitari per i Comuni dell’area interessata. Tra questi però non c’è Cardito, nonostante insista geograficamente nello stesso territorio. I comuni nell’area a Nord di Napoli infatti, si trovano tutti uniti in un unico fazzoletto di pochi km quadrati. Per questo motivo, il Sindaco Giuseppe Cirillo ha deciso di scrivere al Presidente della Regione Stefano Caldoro e all’Assessore all’Ambiente Giovanni Romano. “La città che amministro non è un’isola felice incastonata in un inferno di fuoco – scrive il primo cittadino – come forse qualcuno a Roma può pensare.
È vero che ci siamo sempre prodigati nel controllo capillare del nostro territorio, predisponendo anche sistemi ad hoc per limitare i roghi tossici ma, di certo, non possiamo ritenerci esenti dalle gravissime conseguenze legate all’inquinamento ambientale dell’intera area in cui ci troviamo. Chi conosce la conurbazione dell’area a Nord di Napoli, sa che i comuni che si trovano in essa sono tutti strettamente legati tra di loro, al punto che, spesso, è difficile capire quali siano i confini geografici degli stessi. Quindi, purtroppo, non si può negare che anche noi respiriamo la stessa aria viziata e mangiamo i prodotti delle stesse terre. Per questo motivo mi chiedo come sia possibile escluderci dagli screening medico-sanitari, a cui invece potranno accedere tutti i cittadini dei comuni a noi limitrofi”.
Nonostante l’amarezza dell’intera cittadinanza, che insorge sui social network al grido <<non siamo cittadini di Serie B”,  il Sindaco si è rivolto fiducioso al Governatore Caldoro, convinto di un suo concreto interessamento, volto a risolvere repentinamente questa incresciosa situazione.

 

 

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