Consiglio regionale sciolto per mancanza del numero legale sulla proposta di inversione di ordini del giorno fatta dal capogruppo Pdl, Fulvio Martusciello. La ripresa dei lavori aveva già subito un primo slittamento perché in aula mancavano numerosi consiglieri. Inutile il richiamo ad entrare in aula da parte di Antonio Valiante, gruppo Pd, vicepresidente del Consiglio che aveva sostituito Paolo Romano. “La ripresa dei lavori slitta di un’ora”, ha stabilito. Dalle 15.30 alle 16.30 dunque.
Alla ripresa, l’aula avrebbe dovuto discutere la proposta di llegge relativa alla chiusura delle cave e dei cementifici nel territorio casertano, che già agli inizi di luglio aveva subito uno slittamento. Martusciello aveva proposto l’inversione dell’ordine del giorno provando a “incardinare la discussione relativa alle Comunità montane”. A suo avviso, infatti, per discutere della questione cave e cementifici “é necesario il parere dell’esecutivo regionale” e, in aula, in quel momento, l’assessore ai Lavori pubblici, Edoardo Cosenza, non era presente come invece lo era stato nel corso della prima parte della seduta. “La proposta di legge sulle cave e i cementifici – ha sottolineato Martusciello – può essere inserita al primo punto degli ordini del giorno delle sedute già previste”. Messa ai voti, però, in aula è stata riscontrata la mancanza del numero legale e il Consiglio è stato sciolto.