“C’è da far accapponare la pelle, a poche ore dagli arresti per traffico di droga effettuati al Parco Verde di Caivano, nel pieno dell’esplosione di una tragica escalation criminale di bande di giovanissimi camorristi, arriva l’assurda notizia della soppressione di una scuola di frontiera proprio al Parco Verde di Caivano”. A lanciare l’allarme sono Valeria Ciarambino e Vincenzo Viglione, rispettivamente capogruppo e consigliere del Movimento 5 Stelle al Consiglio regionale della Campania. “Un importante presidio educativo come la scuola IC “Raffaele Viviani” diventata simbolo per il ruolo di avamposto di legalità – sottolineano – grazie alla preziosa opera della preside Eugenia Carfora dovrà chiudere. Sopprimere una scuola già rappresenta di per sé una sconfitta per un territorio, poi se quel territorio è ad alto rischio criminale e ad alta dispersione scolastica come nel caso del Parco Verde, in quel caso è lo Stato che soccombe miseramente”. “Stamane come Movimento 5 Stelle abbiamo deciso di recarci a Caivano e incontrare la preside Carfora per capire le criticità che hanno portato alla decisione di chiudere l’istituto comprensivo “Raffaele Viviani” – aggiungono Ciarambino e Viglione – vogliamo capire se ci sono dei margini per scongiurare la soppressione dell’istituto. Non si può buttare all’aria un decennale lavoro d’impegno e significativi risultati ottenuti dalla preside e dal corpo docente, risultati apprezzati tra l’altro anche dal Ministro dell’Istruzione Giannini nella sua visita all’istituto dello scorso gennaio”. “Con i nostri parlamentari esamineremo tutti i documenti e le delibere che hanno traghettato l’istituto Viviani verso questa assurda sorte – notano – vaglieremo tutte le possibili strategie per impedirne questa scandalosa soppressione”.

 

 

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