La Commissione Urbanistica, presieduta da Teresa Caiazzo, ha svolto questa mattina una audizione di Italia Nostra, rappresentata dal vice presidente dell’associazione, Luigi De Falco, dalla consigliera nazionale Di Leo e dal presidente regionale Maresca, sul problema della ricostruzione di Città della Scienza, una audizione chiesta dalla stessa associazione per esporre i motivi della contrarietà alla ricostruzione sullo stesso luogo. A nome di Italia Nostra l’ex assessore De Falco, dopo che la consigliera dell’associazione Di Leo aveva ribadito la netta contrarietà di Italia Nostra alla ricostruzione in loco, ha ricordato l’impegno ultratrentennale dell’associazione per la salvaguardia di Bagnoli ed affermato che, non per vuoto formalismo, vanno rispettate le regole che sono fissate oltre che nella Variante per la zona occidentale del Piano Regolatore, nella legge 582/96, che prevede il risanamento del sito, la bonifica e il ripristino della linea di costa, e nel decreto ministeriale attuativo che non vincola come monumentali i capannoni poi incendiati di Città della Scienza proprio per privilegiare l’aspetto paesistico. L’architetto de Falco ha quindi ribadito la posizione che già in febbraio Italia Nostra espresse nel corso di una conferenza stampa a Roma sull’accordo di programma per la ricostruzione di Città della Scienza – accordo poi non firmato –. Il testo dell’accordo, così come lo si è potuto leggere nel Bollettino ufficiale della Regione Campania, che lo ha pubblicato, forza i limiti della legge e, pertanto, non è praticabile. Se, invece, l’accordo avviene in perfetta conformità con le leggi, ha concluso l’esponente di Italia Nostra, con la ricostruzione dei capannoni in un’altra area del sito, esso può contribuire al rilancio dell’area. Nel dibattito seguito sono intervenuti: la presidente Caiazzo, che ha definito come prioritaria, per salvaguardare la salute dei cittadini, la bonifica dei luoghi e auspicato che la discussione sul progetto definitivo su Bagnoli si possa svolgere con la partecipazione dei cittadini, come previsto dal regolamento appositamente approvato dal Consiglio e non ancora operativo, tenendo conto che dall’esito delle bonifiche potrebbe derivare anche un aggiornamento delle decisioni prese nel PRG, ad esempio sulla rimozione della colmata; Iannello che ha ribadito la posizione per la ricostruzione in luogo diverso e presentato i contenuti della mozione sottoscritta da Ricostruzione Democratica sul problema aperto dalla decisione del Tribunale fallimentare sulla Bagnoli Futura e che ha dichiarato di valore nullo i suoli in quanto non bonificati, come invece sarebbe dovuto avvenire, a cura della Fintecna, subentrata all’ILVA, con il rischio che si ripropongano ancora una volta le scelte sciagurate delle classi dirigenti affidando nuovamente alla speculazione, privata e pubblica, il destino di Bagnoli; Moretto che ha ricordato la posizione espressa in Consiglio, sempre contraria alla ricostruzione in loco di Città della Scienza e invitato ad andare concretamente avanti, anche con la revisione del Piano Urbanistico Attuativo di Bagnoli per consentire che quest’area, insieme a Napoli Est, sia il fulcro per il rilancio della città; Grimaldi per il quale vanno tenuti fermi i principi dell’eliminazione della colmata, della bonifica e del ripristino della linea naturale di costa, motivo per il quale Federazione della Sinistra sostiene la lotta delle associazioni e dei comitati dei cittadini e invitato a valutare positivamente la recente decisione di rivedere i confini del sito di interesse nazionale di Bagnoli; Lebro che ha ricordato che tutti i programmi elettorali contenevano l’obiettivo del ripristino della linea di costa e ha auspicato che il Consiglio riesca a ribadire la propria posizione presso il Governo che probabilmente, data la condizione di debolezza determinata per il Comune dal fallimento di Bagnoli Futura, assumerà il ruolo di protagonista delle scelte da compiere. Una nuova riunione della Commissione sull’argomento, ha concluso la presidente Caiazzo, potrà creare la necessaria condivisione tra tutte le forze presenti al fine di elaborare una posizione comune sull’argomento.

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