Il Consiglio della Città metropolitana ha approvato il bilancio. Il documento contabile è passato alla presenza di 14 consiglieri. Otto i voti favorevoli e sei gli astenuti. Ad astenersi sono i gruppi di Fratelli d’Italia, il Pd e Ncd. Prima di arrivare al voto si è svolta una lunga riunione dei capigruppo per trovare la quadra e così giungere al sì al bilancio. Nella conferenza, i capigruppo hanno redatto e sottoscritto un documento in cinque punti che ha alla base l’azzeramento delle deleghe assegnate dal sindaco de Magistris e la volontà – come si legge nel testo – «di affrontare la sfida del governo dell’ente in modo condiviso nel solco dello spirito costituente della Città metropolitana». I cinque punti sono il perfezionamento degli atti propedeutici all’elezione diretta del sindaco metropolitano entro il 30 novembre 2015; la valorizzazione del ruolo della Conferenza dei capigruppo nelle decisioni di indirizzo amministrativo dell’ente; la costituzione e insediamento delle commissioni; l’istituzione del tavolo Regione-Città metropolitana per definire deleghe e competenze; assegnazione di deleghe ai consiglieri metropolitani per rappresentare l’ente e le esigenze di 92 Comuni. L’attuazione dei cinque punti – come si legge – rappresenta la base di «un percorso comune di fine consiliatura su cui convergono tutte le forze politiche». Soddisfazione per il voto è stata espressa dal sindaco de Magistris. «C’è stato – ha affermato il sindaco – un atteggiamento di responsabilità istituzionale e politica. Oggi il Consiglio ha finalmente licenziato il bilancio ed è un risultato importante per i territori e i cittadini». L’ex pm ha rivendicato la redazione del documento di cui si è detto «orgoglioso visti i tagli del Governo e il mancato sostegno economico e finanziario alla riforma».

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