Per il rinnovo del consiglio comunale di Napoli si vota tra un anno, ma due aspiranti sindaci già sono scesi in campo. Sono proprio i due sfidanti, nel ballottaggio della tornata scorsa: Luigi de Magistris e Gianni Lettieri che ripropongono il medesimo replay vissuto per la Regione, con la rivincita di Vincenzo De Luca su Stefano Caldoro. De Magistris si ricandida all’insegna del «buona la seconda». Lettieri sta lavorando a costruire un personale riscatto con uno schieramento trasversale, una lista civica, magari intercettando una parte dei voti democrat I voti dem sono i più contesi e contendibili. De Magistris punta a imbarcare tutto quello che potrà. Già ha mandato a dire al suo ex-assessore Marco Esposito che i voti meridionalisti di «Mo!» non li disdegnerebbe. Impossibile un’alleanza con il Movimento 5 Stelle che notoriamente va da solo. Alle Regionali il partito di Grillo e Casaleggio è risultato il primo in città. Si fanno da tempo i nomi del vicepresidente della Camera, Luigi Di Maio, e del presidente della Commissione di Vigilanza sulla Rai, Roberto Fico. In casa Pd regna il caos. Si sta facendo pressing sul presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone. Lo tirano per la giacca in ogni occasione. Lo faranno ancora. Pronto c’è sempre Andrea Cozzolino che non desiste. Tra gli outsider dem figurano la direttrice dell’«Huffington Post» Lucia Annunziata. Se il Pd piange, il centrodestra non ride. Anzi. Apparentemente quasi non esiste più. A questo punto, Fulvio Martusciello potrà sognare un riscatto familiare, puntando a fare meglio del fratello Antonio che nel 2001 perse per poco al ballottaggio con Rosa Russo Iervolino. Scalpita pure Marcello Taglialatela. E chissà se Stefano Caldoro non decida di puntare a restare in gioco e, dopo un anno sabbatico, miri a conquistare il Comune. A un ruolo nello schieramento punta Angelo Pisani che, se resterà escluso dai giochi, formerà unalista civica.

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