Il manifesto di Psycho, con lo sfondo rosso e il celeberrimo grido di terrore di Vera Miles sotto la doccia nel vedere il coltello di Anthony Perkins. Sotto, la scritta “Chi ha paura delle primarie?”. E’ con ironia che i Giovani Democratici di Napoli esprimono la loro ferma convinzione che la scelta del candidato sindaco di Napoli del Pd deve passare attraverso le primarie. “Chi ha paura delle primarie?” è anche il titolo di un’assemblea pubblica che i GD di Napoli organizzeranno entro fine ottobre: “Stiamo assistendo – spiega il segretario dei Gd Marco Sarracino – in queste settimane ad una discussione surreale sull’utilizzo delle primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra per Napoli. Crediamo invece che le primarie rappresentino il DNA del Partito Democratico, ed è per questo che non rinunceremo a quello che reputiamo essere il migliore strumento per la selezione della classe dirigente”. Il dibattito nel partito, infatti, è ancpora aperto tra chi vorrebbe trovare la convergenza su un candidato unico che permetta di andare oltre la consultazione interna: “Apprezziamo – dice Sarracino – lo sforzo di chi in queste ore è alla ricerca di una candidatura sulla quale il PD possa ritrovarsi in maniera unitaria, ma la realtà napoletana ci dice che il Partito Democratico ha l’esigenza di riconciliarsi innanzitutto con la città, e la forma migliore per costruire una leadership competitiva e vincente nel minor tempo possibile è assolutamente quella delle primarie. Per questo motivo in queste ore stiamo invitando e ricevendo la disponibilità di tanti protagonisti del dibattito pubblico cittadino in vista di questo importante momento assembleare”. I Giovani Democratici attaccano anche la selezione che sarebbe in corso per i candidati del movimento che fa capo al sindaco Luigi De Magistris, Dema: “De Magistris – dice Gennaro Acampora, consigliere del Pd alla III Municipalità di Napoli – è in attesa di 200 curricula di under 30 che intendono candidarsi alle prossime amministrative? Non sapevamo che a San Giacomo avvenissero i provini per il Grande Fratello. Ma i giovani che fanno politica senza improvvisazioni sono tranquilli: molto presto faranno uscire un po’ di persone dalla casa, e non con il televoto”.