“Chiedo a tutti i miei competitors che hanno l’onore di essere onorevoli della Repubblica di impegnarsi da subito a dimettersi nel caso di una loro eventuale elezione. A meno che non pensino o di essere continuamente assenti dalla propria aula parlamentare o di guidare il partito regionale con le telefonate da Roma”. E’ l’invito di Michele Grimaldi, candidato alla segreteria regionale del Pd Campania alle primarie aperte che si terranno a febbraio.

“Al partito – osserva – serve un gruppo dirigente che si dedichi a questa missione a tempo pieno: per questo, nel rispetto di tutti – anche se molti di questi di rispetto per chi li ha votati non ne hanno molto – sono convinto che non serva un ‘galleggiatore’ part-time, che faccia l’equilibrista ed il paciere tra le correnti, e che punti solo a salvaguardare la poltrona per se stesso e pochi amici”. “Vecchi e nuovi rancori, incapacità, sfrenate ambizioni personali, correntismo esasperato in Campania – conclude Grimaldi – hanno impedito la nascita di un Pd che non fosse solo la sommatoria di comitati elettorali e feudatari locali. Purtroppo i dirigenti del Pd in questi anni si sono persi in discussioni interne e autoreferenziali, che hanno offeso la dignità e l’impegno di tanti nostri militanti ed elettori”.

 

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