NAPOLI – Con una lettera inviata al Sindaco di Napoli On. Luigi De Magistris la Uilcom Campania, tramite il Segretario generale Massimo Taglialatela, riporta alla ribalta la delicatissima questione della crisi dell’Ippica a Napoli con l’Ippodromo di Agnano che ha annunciato il blocco del pagamento degli stipendi ai lavoratori a causa della sospensione dei fondi dell’Assi (ex Unire) destinati al sostegno economico e finanziario degli impianti di gara.
“Per quel che ci riguarda – scrive l’esponente della Uil – come Organizzazione sindacale esprimiamo la nostra preoccupazione per i 77 lavoratori e per le loro famiglie che già sono in cassa integrazione da mesi e che d’ora in poi resteranno completamente senza retribuzione alcuna a causa di questa decisione“.
Ma la Uil non si ferma qui ed evidenzia il ‘problema sociale di un’attività a singhiozzo‘ che non ha praticamente più futuro se non si interviene, di pari passo con l’impresa, individuando percorsi di diversificazione che ne consentano il rilancio in un’ottica di molteplice utilizzo della struttura stessa che offre potenzialità commerciali e turistiche non sfruttate finora.
Per queste ragioni Taglialatela chiede al Sindaco “di convocare un tavolo di confronto con le parti sociali ed i rappresentanti dei lavoratori e dell’impresa al fine di poter analizzare oculatamente insieme tutte le strade percorribili per uscire nell’immediato dalla crisi e progettare il futuro per rilanciare un sito produttivo come quello di Agnano che, altrimenti, sarebbe nel breve periodo destinato a chiudere“.
Il Sindacato unitariamente in queste ore e’ fortemente impegnato anche nella vicenda del fallimento di Edenlandia e dello Zoo di Napoli per i quali nessuna offerta sarebbe pervenuta al termine ultimo fissato per stamattina dalla Curatela fallimentare per l’asta giudiziaria nella la vendita del Parco divertimenti e del Giardino zoologico svoltasi al Tribunale di Napoli, il cui destino oggiappare sempre più incerto.Il Sindacato pone l’accento sul futuro dei lavoratori della fallita società Parks & Leisure e dell’indotto a causa del disinteresse totale mostrato dal mondo imprenditoriale rispetto all’asta andata deserta probabilmente a causa del valore della base d’asta evidentemente ritenuto ancora troppo oneroso dai potenziali acquirenti.