NAPOLI – La consigliera regionale del Pdl Bianca D’Angelo, componente dell’ufficio di Presidenza, ha rilasciato la seguente dichiarazione: «Come ho già detto in passato non ho pregiudizi per le Ztl, ma credo che vada tenuto in considerazione il livello di sopportazione dei cittadini che ormai è al limite. La giunta De Magistris si è innamorata del concetto astratto di Ztl e non fa nulla di concreto per ottimizzare e rendere sensata questa iniziativa: si chiudono le strade, quasi per ragioni ideologiche, e si pedonalizzano grandi aree, ma poi ?
Il piano della mobilità, le zone dove lasciare auto e moto, il rafforzamento dei trasporti, la riqualificazione delle strade che fine hanno fatto ? Si ha l’impressione più che fondata che Napoli sia ormai in balia di caos e approssimazione: una città stremata. In tutte le capitali europee le zone chiuse al traffico sono contestualmente coordinate da più bus e tram, ampi parcheggi, migliore viabilità. A Napoli tutto questo non avviene: le Ztl finiscono così per essere solo un impedimento e non un’occasione per migliorare la vivibilità. Perché via Caracciolo viene chiusa al traffico, lasciando che l’unica strada percorribile sia la Riviera di Chiaia, peraltro sventrata dai cantieri infiniti della metro, ed abbandonando i napoletani alle fermate dei bus senza riferimenti certi su orari, frequenze delle corse e tempi di attesa? E che senso ha spendere soldi per inventarsi una pseudo pista ciclo-pedonale continuamente interrotta, criticata con non poca ironia persino dalla federazione dei ciclisti europei che la giudica uno scherzo più che una pista ? Hanno fatto uno studio di fattibilità prima di cominciare i lavori ? Facciano una passeggiata in viale Augusto per rendersene conto. Tutte queste risorse pubbliche gettate al vento potevano e dovevano essere investite per aggiustare le strade, migliorare l’arredo urbano, riqualificare il decoro di una città che si presenta a residenti e visitatori precaria e caotica. Lo sa l’assessore comunale Donati che abbiamo strade impraticabili perché non vengono riparate ? I napoletani sono stanchi di sentire proclami e annunci: si accontenterebbero di avere una giunta normale per una città normale. L’umiltà di fare dei correttivi non significa rinnegare le proprie idee, ma essere amministratori illuminati che realmente lavorano per il benessere dei propri concittadini, migliorando la qualità della vita, dell’ambiente, della città. Qualche pedalata e qualche taglio di nastro in meno e più progetti reali e praticabili per Napoli sono la necessità. Mobilità migliore, strade sicure, parcheggi, decoro e arredo urbano: sono questi i problemi con cui si misurano ogni giorno i cittadini. E’ su questo che il Comune deve agire».