NAPOLI. “In Campania la macchina del fango è di nuovo in moto per delegittimare, agli occhi della pubblica opinione, i responsabili politici del Pdl”. A dichiararlo il senatore del Pdl Vincenzo D’Anna, secondo il quale: nel mentre “Nicola Cosentino sconta il carcere preventivo, pur essendo incensurato e sottoposto ad un processo nella cui fase dibattimentale è emersa l’assoluta mancanza di prove nonché l’inattendibilità dei cosiddetti pentiti, si tenta di mettere sotto scacco anche Francesco Nitto Palma immacolata figura di magistrato antimafia”.

Per il parlamentare del Popolo delle Libertà: “montando fatti e circostanze fasulli e con l’ausilio di guitti politicizzati come Maurizio Crozza, si vuole far passare la visita in carcere a Cosentino per una specie di omaggio a un boss della malavita”. “Il tentativo – prosegue D’Anna – pur essendo di basso conio, basandosi sull’alterazione dei termini temporali nonché sulle finalità della visita stessa, accredita all’opinione pubblica l’apodittica affermazione, mai provata, che Nicola Cosentino sia a sua volta un fiancheggiatore della criminalità organizzata”.

 

“Ad accreditare questo stato di cose – insiste il senatore – concorre anche l’ignavia e l’opportunismo di alcuni settori del centrodestra timorosi di diversi scontrare con magistrati politicizzati che sostengono il teorema accusatorio fondato essenzialmente su motivazioni di ordine politico ovvero sull’assioma che il Popolo delle Libertà in Campania sia poco più che un’associazione per delinquere senza alcun onere di prova”. Si levino invece, auspica D’Anna: “le voci degli uomini liberi, si accantonino i miseri calcoli di convenienza politica e si protesti contro l’uso barbaro della carcerazione preventiva per un innocente”. “Perché, come recita un vecchio aforisma – conclude il parlamentare del Pdl – quando la libertà di un solo individuo è minacciata sono in pericolo le libertà di tutti”.

 

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