“Mi sono sempre mosso nel rigoroso rispetto della legge dello Stato” . Lo rivendica il governatore della Campania Vincenzo De Luca, ospite di Otto e mezzo su La7. «Parlano della legge Severino come fosse la Bibbia, ma non è così», anzi. Per De Luca la legge che potrebbe portare alla sua sospensione «è espressione dell’abuso di potere del governo che l’ha fatta». Ma il premier Matteo Renzi «fa bene a non cambiarla» in un «Paese in cui l’unica legge che conta è l’ipocrisia». Se dovesse essere sospeso per effetto di quella legge, «mi farò 18 mesi di ferie pagate dallo Stato», replica secco il governatore, che, incalzato sulla ‘lista degli impresentabili’ stilata dalla commissione Antimafia, torna all’attacco della presidente Rosi Bindi. «Ha fatto un atto infame di responsabilità o irresponsabilità a 24 ore dalle elezioni, un atto di una scorrettezza unica – punge, confermando di averla querelata – per me lei è impresentabile, da tutti i punti di vista». A chi le chiede cosa le rimproveri, «rimprovero a Bindi la sua stessa esistenza», risponde secco. Poi durante la trasmissione su «La7» De Luca ha aggiunto. «Condivido la misura dell’alzamento dell’uso del contante. Anzi, io sarei per evitare del tutto il limite all’uso del contante, come non esiste in nessun Paese civile. Io credo che per combattere l’evasione basterebbe garantire il carcere a chi ruba allo Stato».