NAPOLI – “La campagna elettorale si vince e si perde a prescindere da Cosentino. Con l’esclusione di Cosentino, non è che adesso il PdL sia diventato improvvisamente un partito immacolato, come fosse stato messo in lavatrice. A leggere i nominativi dei candidati, infatti, appare proprio il contrario. L’esclusione di Cosentino, dunque, non trasforma le liste del PdL in liste pulite”.

Lo afferma, intervenendo alla trasmissione “Un giorno da Pecora”, in onda su Radio2, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, secondo cui “Berlusconi che dice a Cosentino che è sub judice sembra come se Gambadilegno desse del ladro alla banda Bassotti”. Per il sindaco di Napoli la questione morale, comunque, “non é legata alla questione delle condanne: il tema è infatti l’opportunità di candidare persone implicate in vicende giudiziarie gravi, le quali non dico che debbano finire in discarica ma, certo, credo non sia opportuno vadano in Parlamento”. “Sul ‘caso penale’ di Cosentino si deve attendere la sentenza definitiva, ma se c’é una ordinanza di custodia cautelare in carcere, non si doveva proprio discutere il tema se candidarlo o meno”, ha poi concluso de Magistris.

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