NAPOLI – “La lotta alla dipendenza, dal gioco d’azzardo al fumo, dall’uso smodato di alcolici agli errori alimentari, e’ una missione che si propone ogni Paese civile interessato a tutelare la salute dei prori cittadini. Questo era quello che credevamo. Poi qualcuno oggi dice a chiare lettere che il rigore e la persuasione, nel senso di una nuova cultura dei consumi, cozzano con gli interessi di cassa.
Ma non lo dice la multinazionale del tabacco, dei videopoker, delle bibite gasate o degli alcolici, ma rappresentanti del Governo italiano perche’ preoccupati dalla riduzione delle entrate fiscali che puo’ derivare dal contenimento dei consumi di tali prodotti”. Ad affermarlo, in una nota, e’ il dr. Mario Iannotti (Idv), responsabile regionale campano del dipartimento Sanita’ e Welfare dell’Italia dei Valori. “Come dire, mentre si comunica ai cittadini tutti, ed ai giovani in particolare, che il fumo provoca il cancro, si contengono i provvedimenti relativi perche’ altrimenti lo Stato perde i guadagni sulle sigarette. Questo sembra il messaggio derivante dai commenti sulla riforma sanitaria di Balduzzi, commenti che purtroppo, in molti casi, esulano completamente dal merito del provvedimento, che pure spesso lascia a desiderare -prosegue la nota-. Se mai qualcuno ritenesse condivisibile tale comportamento, allora veramente si potrebbe considerare lecito estendere lo sfruttamento del guadagno a qualsiasi campo, si potrebbero condonare le discariche abusive e gli impianti industriali inquinanti e legalizzare, con adeguata tassazione, prostituzione, droga, video pornografia ecc”. “Noi dell’Idv ritieniamo che la difficolta’ economica in cui l’Italia versa non autorizzi in nessun modo il ricorso alla barbarie ideologica! Basti considerare una regione come la Campania dove le dipendenze stanno assumendo toni drammatici: fuma il 20,8 per cento della popolazione, i consumatori fuori pasto di alcolici sono aumentati nel corso dell’ultimo decennio dal 33,7 al 41,9 per cento (quelli tra 14-17 anni dal 6 per cento del 1995 al 14,6 per cento del 2010 e la prevalenza di consumatori di alcolici nella fascia di eta’11-13 anni e’ in crescita allarmante), cresce la diffusione delle droghe sintetiche soprattutto nelle fasce giovanili della popolazione, con il 36 per cento del campione risultato in sovrappeso (in Italia il dato e’ pari al 32 per cento) e gli obesi sono il 15 (in Italia 11 per cento) ed il 7 per cento ha abitudini di consumo considerate a rischio”, conclude la nota