Il TAR Campania mette la parola fine alla vicenda Eco Transider. I giudici della settima sezione hanno, infatti, respinto, in via definitiva, il ricorso presentato dal Consorzio Steel Woman e riconosciuto la piena legittimità degli atti posti in essere dal Consorzio Asi Caserta, condannando i ricorrenti anche al pagamento delle spese di giudizio. La sentenza, che chiude un lungo contenzioso, è stata accolta con grande soddisfazione dai vertici dell’Asi, dalla Presidente, Raffaela Pignetti, e dal Direttore Generale, Anthony Acconcia. “Ancora una volta- è stato il commento della Presidente Pignetti – viene confermata, anche in sede giudiziaria, la correttezza dei provvedimenti adottati e l’efficacia dell’attività amministrativa svolta dagli organi direttivi. Fin dal suo insediamento, l’obiettivo fondamentale della nuova gestione è stato individuato nel pieno recupero delle condizioni di legalità e vivibilità degli agglomerati industriali, anche in relazione alle esigenze delle comunità locali che li ospitano. Questa sentenza dimostra che abbiamo imboccato la strada giusta e che il lavoro che abbiamo avviato sta dando i frutti sperati”. L’iter giudiziario era iniziato più di un anno fa con l’impugnazione da parte del Consorzio Steel Woman, di cui la Ecotransider è socia, della delibera con la quale il Comitato Direttivo del Consorzio Asi Caserta aveva revocato un’assegnazione di suolo per una superficie complessiva di circa 31mila mq, avvenuta nel 2008. La vicenda, oltre alle implicazioni di carattere amministrativo, ha avuto ed ha ancora una grande rilevanza anche sul piano sociale, con una forte mobilitazione popolare di protesta contro l’attività di trattamento dei rifiuti operata dall’azienda e ritenuta dannosa per l’ambiente e la salute dai cittadini dell’area interessata, soprattutto quella di Gricignano di Aversa. La revoca operata dal Consorzio Asi Caserta bloccò, all’epoca anche le procedure regionali per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale che furono sospese in attesa del pronunciamento dei giudici di cui la Regione dovrà adesso prendere atto e adottare i provvedimenti consequenziali. Puntuale e brillante la difesa in giudizio del Consorzio Asi da parte degli avvocati Giuseppe Ceceri e Giuseppe Pacifico.
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